Il Tribunale Nazionale ha già tolto tolto 12 dei 15 punti di penalità chiesti inizialmente dall’accusa ma il club punta alla piena assoluzione
La Corte d’Appello della Figc dovrebbe fissare a giovedì 25 ottobre l’udienza del secondo grado dopo il ricorso presentato dal Chievo Verona sul caso delle presunte plusvalenze fittizie che ha coinvolto anche il Cesena e per cui il club gialloblù si è proclamato innocente.
Il Tribunale Nazionale ha già tolto tolto 12 dei 15 punti di penalità chiesti inizialmente dall’accusa e ridotto da due anni a tre mesi l’inibizione per il presidente Luca Campedelli, ma il Chievo non ci sta e punta alla piena assoluzione, come sottolinea L’Arena, forte di una tesi difensiva che mette in mostra le licenze ottenute dalla Covisoc e le motivazioni del Tfn che ha messo in discussione i parametri usati dalla Procura per la valutazione dei giocatori ma anche la correttezza dei vari passaggi nell’accertare eventuali plusvalenze.