La rosa dell’Atalanta è stata per lungo tempo etichettata come troppo corta e senza valide alternative. Leggenda o verità?
Una delle maggiori (e poche) perplessità che hanno attraversato i cuori e le menti dei tifosi nerazzurri nel corso di questi mesi è stata legata anche ad una presunta poca disponibilità di alternative per mister Gasperini. Il discorso, però, è vero solo in parte, visto e considerato il fatto che il tecnico di Grugliasco ha spesso e volentieri ruotato gli uomini a propria disposizione in vari ruoli.
La scelta dell’alternanza è stata effettuata in vari ruoli, soprattutto nel reparto arretrato, con 5 uomini (Toloi, Mancini, Palomino, Masiello e Djimsiti) spesso in lotta per la maglia da titolare nelle varie postazioni del trio difensivo. Anche sugli esterni l’osservazione precedente può dirsi valido, visti i minutaggi molto alti messi nelle gambe di Hateboer, Castagne e Gosens, con il belga che da Natale in poi pare aver un po’ di considerazione in più rispetto al tedesco come titolare della corsia mancina.
Un tipo di riflessione diversa, forse, lo meriterebbe l’attacco, soprattutto se si va a considerare che rispetto alla partenza della stagione- quando ancora c’era la possibilità di giocare in Europa League- la rosa può annoverare un Cornelius ed un Rigoni in meno. Ma è anche vero che con un trio come Zapata, Ilicic e Gomez in tale condizione sarebbe stato difficile ritagliarsi spazi più che considerevoli. L’Atalanta, nel frattempo, si prepara a sognare ad occhi aperti in vista dell’emozionante rush finale del campionato.