I tifosi più caldi del settore storico dello stadio, dal 30 aprile soggetto a demolizione e ricostruzione, stanno dando vita a un momento amarcord per salutare gli amatissimi spalti
Niente di nostalgico, anche se qualche lacrimuccia starà scendendo anche ai duri e puri della Curva Nord. Perché l’addio al settore più caldo del tifo nerazzurro da stadio organizzato e in corso stasera, sabato 27 aprile, è roba da smuovere le emozioni più profonde di chi fa sempre dell’Atalanta una ragione di vita. Lunedì 19, con l’Udinese, l’ultima partita con l’impianto cittadino così come lo conosciamo da parecchi decenni.
PREFILTRAGGIO-RISTORO. Nel prefiltraggio, a partire dalle 19 e rotte, orario di convocazione fissato dalle locandine diffuse a metà settimana, via a fiumi di birra e grigliate a quintali. Sugli amatissimi spalti, soggetti alle prossime operazioni di demolizione e ricostruzione tra il 30 aprile e il 22 settembre prossimi, striscioni storici della Curva Nord a profusione. Difficile quantificare i convenuti, nell’ordine dei tremilacinquecento almeno.
I CORI. Nel momento-amarcord, complice la presenza del Bocia, alias Claudio Galimberti, risalito per l’occasione dal Maceratese dove attualmente vive e lavora in attesa che si chiarisca la sua posizione sulla fine del casus belli a sostegno del prolungamento del Daspo (il proscioglimento per la testa di porchetta offerta al vicequestore il 12 aprile 2015, prima di Atalanta-Sassuolo, nel prefiltraggio), anche i cori che hanno contraddistinto la storia della tifoseria organizzata a Bergamo.
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Grande curva
Cara vecchia curva nord dello stadio comunale casa degli ultrà atalantini quanti salti su quei gradini, striscioni canzoni cori ai nostri giocatori beniamini , ora verrai demolita ma resterai nei ricordi della nostra vita sarai ristrutturata coperta numerata e con i seggiolini per fare star comodi gli ultrà atalantini addio vecchia curva con tutto il calore rimarrai sempre nel nostro cuore
Ci sono
Alessandro