In ordine cronologico, Comini, Chianese, Caglioni e Olausson. Solo panchina per il portiere in prima squadra: compleanno per 4 ex atalantini il 14 gennaio
Di Gianni Comini si ricoderanno in pochi, ma è proprio lui ad aprire la lista dei festeggiati del 14 gennaio. Per ragioni anagrafiche e anche per la presenze nella prima squadra dell’Atalanta. Normale, ove si consideri che gli altri tre a spegnere le candeline sulla torta di compleanno sono passati dal vivaio per poi passare la carriera altrove, spesso da grandi promesse col grande futuro alle spalle. L’ala di Roncoferraro (Mantova), 76 anni oggi, si fece 15 partite da titolare su 17 nella stagione 1969-1970, una salvezza risicata in B con l’avvicendamento alla presidenza tra Mino Baracchi e Achille Bortolotti e, in panchina, Corrado Viciani, Renato Gei e Titta Rota. In avanti c’erano Adriano Novellini e Vincenzo Traspedini, il numero 7 Giuseppe Cattaneo veniva dal Como come lui (protagonista anche con le maglie di Cremonese, Prato, Entella, Reggina, Brindisi, Spezia, Imperia e Sestri Levante, ritiro nel 1980), capace di segnare solo un gol, nel derby di Coppa Italia (2 partite) a Brescia vinto 2-1 il 31 agosto 1969.
CHIANESE, DA MORFEO E PRANDELLI A MONDONICO. Senz’altro più famoso tra i contemporanei, anche perché pareva avere davanti una bella parabola (comunque più di 150 gol in totale), Vincenzo Chianese, 44 anni da Melito di Napoli, punta dal sinistro fatato, protagonista nelle giovanili fino alla Primavera targata Cesare Prandelli, con Domenico Morfeo leader. Per lui toccata e fuga nel dicembre 1994, in B: Emiliano Mondonico gli concesse due chance, l’11 contro il Cesena (dal 72′ per Cristiano Scapolo) e il 23 da titolare col Piacenza, sempre a Bergamo. Ed ecco il giro d’Italia: Casarano, due stagioni cadette a Foggia, la Salernitana a 22 anni da ex nerazzurro tra A e B intervallate dalla Fermana, quindi Pescara, Vicenza, Como, Treviso, Teramo, Pavia, Ravenna, Arezzo, Brindisi, Verbano, Larcianese e Cairese con ritiro trentottenne e il lavoro in panchina nei ragazzi del Margine Coperta, succursale atalantina sforna-talenti per una ventina d’anni buoni.
CAGLIONI, COMPLEANNO DA PORTIERE. Sul campo fino a poco tempo fa, invece, il portiere Nicholas Caglioni, nativo di Seriate, un paio di panchine al massimo livello nella stagione 2000-2001 dell’esplosione di Ivan Pelizzoli con Giovanni Vavassori in panca. Col Messina assaggia poi la A 12 volte fra 2005 e 2007, dopo aver fatto gavetta dalla maggiore età con Fanfulla, USO Calcio e Aglianese. A fregarlo, la positività alla cocaina il 12 marzo 2007 dopo la partita col Catania e i 18 mesi di squalifica. Pro Patria, Salernitana, Modena, Crotone, Lecce, FeralpiSalò e Calvina (di Calvisano) le stazioni successive, con svincolo alla fine della scorsa annata. Nel 2011 altri guai, per la maglia con la scritta “Odio Verona” ai tempi di Salerno.
COMPLEANNO PER OLAUSSON, L’INCOMPIUTO. Joakim Olausson, attuale centrocampista (mancino) del Ljungskile nella serie B svedese, ha infine una sola comparsata a referto, il 18 maggio 2014 a Catania, all’ultima giornata, per un esordio (dal ventesimo della ripresa per Luca Cigarini) condiviso con un certo Mattia Caldara. Il neo venticinquenne di Göteborg ha deluso le attese dopo parecchie prove da marziano nella Primavera di Zingonia targata Valter Bonacina, in cui gli capitava di segnare gol pazzeschi magari dopo aver speso decine di minute in tackle al limite. Lasciato andare nell’inverno del 2015, da lì le sue squadre sono state
BK Häcken, Örgryte, Qviding, Perugia e Assyriska. Tanti auguri.
