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Auguri anche a Gasparetto, la moneta di scambio… per Ardemagni

Via al Cittadella nel 2010 insieme a un certo Gabbiadini per avere Ardemagni, Daniele Gasparetto a 32 anni tiene duro alla Reggina in C

Tiene duro, dopo il biennio con Marino Defendi, Dario Bergamelli e Guido Marilungo nella Ternana “gemellata” alla Dea dei suoi inizi pur senza giocarci, nel cuore della difesa della Reggina. Profondo Sud, serie C, l’ultima categoria professionistica del calcio nostrano, quella che spera di sopravvivere alla pandemia di Coronavirus con sussidi dal piano di sopra e la cassa integrazione in deroga per pagare stipendi di livello impiegatizio. E sì che Daniele Gasparetto, che oggi compie 32 anni, è in un’età in cui potrebbe spendere tranquillamente l’apice della carriera in una A o in una B di calibro. Gettando uno sguardo retrospettivo, dopo il taglio del cordone ombelicale con Zingonia, la data del suo destino è l’8 luglio 2010: il passaggio al Cittadella, insieme al compartecipato Manolo Gabbiadini, per arrivare a Matteo Ardemagni.

NON SOLO TIBONI E SMIT: AUGURI A GASPARETTO. Una mossa di mercato cui a si sarebbe aggiunto la settimana dopo Leonardo Pettinari. Fratello di Mirco (attaccante di Empoli, Mantova, Genoa, Chievo, Pisa e Padova), attuale vice allenatore dell’Under 21 sotto Paolo Nicolato, Daniele è cresciuto come lui nel Montebelluna dov’è nato il 6 aprile 1988. Giunto a Zingonia sedicenne, quasi subito il trofeo, l’unico: lo scudetto Berretti col tecnico Giuseppe Butti nel 2006, il primo dei tre societari (2010 e 2013 con Beppe Bergomi gli altri). A Pagazzano, il paese dell’allenatore Alessio Pala, che era agli Allievi, contro l’Inter, il 10 giugno. Gasparetto, 195 centimetri di totem, è della classe di ferro di un gruppo nutrito di speranze realizzate a metà: Gullit Okyere, il “gemello” e coetaneo stretto Christian Tiboni, Fabio Adobati, Stefano Mauri e Karamoko Cisse.

GASPARETTO: DUE PANCHINE E VIA. Stefano Colantuono nell’annata successiva gli concede due panchine nella sua neopromossa creatura contro Sampdoria e Milan, quando lui è in forza alla Primavera di Giancarlo Finardi, prima del triennio da parcheggiato speciale tra Legnano, Modena e Padova. Quindi, esaurito il quadriennio in granata, la Spal fino al 2017 e il resto che è cronaca. Col rammarico di aver visto l’Olimpo del pallone soltanto col binicolo. Anzi, da una panchina. Tanti auguri.

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