La settimana di lavoro a Zingonia si chiude con la sfida in famiglia immortalata dal direttore operativo. E c’è chi scrive: “Potevamo essere a Istanbul”
“11 vs 11”, scrive Roberto Spagnolo, il direttore operativo più social che ci sia. “Pensare che oggi potevamo essere a Istanbul”, la replica di una tifosa abituata evidentemente a sognare in grande. E così la partitella di chiusura del lavoro settimanale dell’Atalanta a Zingonia riesce a diventare una sorta di rimpianto per il percorso di coppa bruscamente interrotto. Oggi, infatti, sarebbe stato il giorno della finalissima. Spostata non si sa quando e dove ad agosto, con Papu e compagni ai quarti in attesa dell’abbinamento da sorteggio.
ZINGONIA: LA PARTITELLA. Il sabato del villaggio al Centro Sportivo Bortolotti ha messo il sigillo alla sessione mattutina con la sfida in famiglia, ripresa a debita distanza dall’alto dirigente nerazzurro. Il rompete le righe prevede il rientro in sede martedì 2 giugno: nel pomeriggio, un solo allenamento. Stanno tutti bene, compreso Marten de Roon che fino a metà settimana aveva accusato fastidi al retto femorale sinistro.
ZINGONIA DA CHAMPIONS. Il fortino agli ordini di Gian Piero Gasperini ha lasciato filtrare poco in questi giorni, chiuso com’è a doppia mandata dalla formula obbligata delle porte chiuse rigidamente prevista dai protocolli della Figc impostati sulle linee guida governative. Ma in attesa dell’ufficializzazione dei calendari a cura della Lega Calcio di Serie A, che non più tardi di lunedì li diramerà, la Dea a Zingonia ha già iniziato il countdown con la soddisfazione dei giocatori per il calcio che finalmente riprende la corsa. Sognando la Champions.
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