Nello sviluppo del centrocampista veneto ha inciso anche il cambio di ruolo impostogli da mister Brambilla

Poco più di un anno fa Jacopo Da Riva era un calciatore abbastanza marginale negli equilibri dell’Atalanta Primavera, che di lì a poco sarebbe tornata a alzare il titolo di campione d’Italia dopo ben 22 anni. La presenza di due fuoriquota come Colpani e Ta Bi nel suo ruolo, peraltro, non aiutava di certo, considerato anche il valore assoluto dei due classe ’99.

L’opportunità, però, spesso arriva nel momento in cui meno lo si può aspettare. Il Mondiale Under 20 giocato a maggio in Polonia ha infatti rappresentato l’occasione per avere spazio, considerando la convocazione dello stesso Colpani da parte del Ct Nicolato, passato oggi addirittura alla gestione dell’U21. Mister Brambilla scelse infatti di puntare sul ragazzo di Pieve a Soligo (Treviso) in occasione delle finali Primavera, che cadevano proprio nel periodo della competizione iridata sopracitata. I risultati furono molto positivi, soprattutto considerando il fatto che l’ex Pordenone era stato schierato in una posizione non abituale per i suoi canoni: quello di uomo d’ordine davanti alla difesa.

La società, colpita positivamente dai suoi progressi, ha quindi scelto di tenerlo un altro anno, per lavorare al meglio su questa nuova veste. I risultati sono stati molto positivi anche nel corso degli ultimi mesi, con Da Riva che ha avuto modo di misurarsi anche in un contesto internazionale grazie al palcoscenico della Youth League. E ora, stando alle ultime indiscrezioni, arriverà anche la possibilità di allenarsi con la prima squadra in vista della lunga volata finale della stagione. Forse servirà solo a fare numero durante gli allenamenti, ma un anno dopo Jacopo può dire di essere ormai pronto per un futuro da professionista.