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Centrocampista totale e trascinatore dell’U17: scopriamo Andrea Oliveri

Non troppo considerato in Nazionale, fa parte di un gruppo davvero interessante

Gli esami, diceva Eduardo De Filippo, non finiscono mai. Lo stesso concetto potrebbe estendersi ai talenti del settore giovanile dell’Atalanta, che da sempre si è imposto su livelli notevoli nel panorama italiano, considerando soprattutto la dimensione provinciale che storicamente la società ha. Da qualche tempo non è più così, visto che dalla parti di Zingonia hanno imparato anche a apprezzare la musichetta della Champions League, che tanta emozione infonde ai tifosi prima dei calci d’inizio delle sfide da sogno che caratterizzano la competizione.

E a rinfocolare la qualità della squadra si spera ci possano essere sempre nuove risorse provenienti dal vivaio. Il trend degli ultimi anni, da Barrow a Kulusevski passando per Barrow, sembra essere incoraggiante in tal senso. Una delle nidiate più interessanti in tal senso è quella dei 2003, che vanta all’interno delle proprie fila un numero importante di Nazionali di categoria, con i ct federali che in qualche occasione convocarono addirittura 7/8 atalantini per gare in maglia azzurra. Il più migliorato e cresciuto di loro nel corso degli ultimi mesi è probabilmente Andrea Oliveri, polivalente centrocampista offensivo di origini siciliane, che Costanzi e il suo staff hanno portato a Bergamo al momento del passaggio alle categorie nazionali.

Non troppo considerato dalla Nazionale, forse anche per via della presenza di diversi calciatori di valore che occupano quella zona di campo, aveva segnato 8 reti in campionato in 17 gare fino al momento della sospensione del campionato Under 17 causa Coronavirus. Oliveri è stato elemento decisivo per lo sviluppo del gioco della squadra, sia per la buona lucidità mostrata nella gestione delle scelte che per l’ottimo contributo a tutto campo, che lo rende un vero e proprio prototipo di interprete moderno del ruolo. E chissà che già il prossimo anno non possa esserci una promozione in Primavera, nonostante la maggioranza dei coetanei siano destinati all‘Under 18.

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