Deve ancora rivendicare quella finale all’Olimpico del maggio 2019, una rabbia che metterà in campo domani sera contro il Cagliari per superare gli ottavi
Sono trascorsi quasi 58 anni dall’ultima volta in cui l’Atalanta ha alzato al cielo e poi appeso in bacheca un trofeo, l’unico nella sua storia dal 1907: proprio quella Coppa Italia che sfiorò contro la Lazio due anni fa e che quest’anno cerca disperatamente di ottenere. La gara di domani, alle 21.15 al Gewiss Stadium contro il Cagliari, sarà per questo importantissima e la Dea non ha nessuna intenzione di sottovalutarla.
IL PRIMO ANNO. Come analizza poi Tuttosport, nelle sue quattro stagioni a Bergamo, Gian Piero Gasperini ha affrontato sempre con le armi affilate la competizione italiana. Nel 2016/2017 infatti la squadra calò il tris contro Cremonese e Pescara, per poi uscire a testa alta anche se sconfitta dallo Stadium (3-2) con la rete di Latte Lath che sfiorò i supplementari e fece tanto parlare di sé.
LA RIVINCITA CON LA JUVE- L’anno successivo il 2-1 al Sassuolo e al Napoli proiettarono la Dea in semifinale contro la Juve, poi sconfitta dai bianconeri di misura sia all’andata che al ritorno. Ma la rivincita arrivò dopo il 2-0 col Cagliari (cicli e ricicli storici, era il 14 gennaio 2019…)nei quarti di finale contro la Juve: vittoria netta per 3-0 e, eliminata anche la Viola, finale all’Olimpico con 25mila nerazzurri in trasferta.
OBIETTIVO- Solo l’anno scorso l’Atalanta si levò subito dai giochi perdendo con la Fiorentina, ma domani la banda di Gasp non darà vita facile ai rossoblù. Perché alla competizione ci tiene per davvero, e a quel trofeo ancora di più: il sogno è arrivare alla finale del Meazza, come in quel 2 giugno 1963.
X questi fantastici 5 anni di Gasp un trofeo è strameritato, Forza Atalanta
E il trofeo lo avremo….avanti cosi ragazzi
Forza ragazzi siete meravigliosi. siete nel girone più facile. Avanti tutta