Malinovskyi ci prova su punizione- e spesso fa centro- de Roon qualche volta tenta cannonate da fuori, ma sono eccezioni
I tiri dalla distanza, caviglia bloccata, svincolo dell’anca, pallone che arriva privo di rotazione all’angolo basso, si vedono sempre meno nel nostro campionato di Serie A. Se in Europa però si sono quasi estinti, in Italia resistono con qualche eccezione.
La Juventus, per esempio, ha segnato soltanto due volte con conclusioni da fuori area, con Danilo e prima ancora con Federico Chiesa proprio contro l’Atalanta. Il tiro da lontano però è un’opzione che, come riporta La Gazzetta dello Sport, non viene tenuta in considerazione nemmeno troppo dalla squadra bergamasca. Bassa la percentuale dei tiri da lontano dell’Atalanta, 30,37%, e questo nonostante mister Gasp possa contare su tiratori scelti del calibro di Ruslan Malinovskyi, Josip Ilicic e Luis Muriel, che se la cavano piuttosto bene dal limite.
DEA LA MIGLIORE. Questo perché le grandi squadre, tra cui la Dea, che dominano le partite, arrivano con discreta disinvoltura in area di rigore senza bisogno di tentare la sorte da lontano. Inoltre l’incidenza dei gol su conclusioni dalla distanza è risibile: appena sei squadre superano il 5% nel rapporto tra tiri tentati e gol, nessuno arriva sopra il 9% : l’Atalanta è la migliore, con l’8,53%. Perché quindi non provare di più?