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Candeline per Finardi, il guru del vivaio. Insieme alla meteora Sottili

Il coordinatore dell’attività agonistica del settore giovanile atalantino e la meteora della difesa per una stagione: le candeline del 4 agosto

Il 4 agosto è tempo di candeline per uno che nell’Atalanta ci è nato facendo però fortuna come mezzala offensiva o punta nella Cremonese, allenato da un nerazzurro di ferro come il suo maestro Titta Rota che poi avrebbe ritrovato anche a casa e al fianco del futuro allenatore, suo e nerazzurro, Emiliano Mondonico, e adesso dal 2013 è il coordinatore del settore giovanile. Giancarlo Finardi, a capo dell’attività agonistica della cantera di Zingonia accompagnando l’addio di Mino Favini e assecondando l’arrivo del clivense Maurizio Costanzi, è un’istituzione grigiorossonerazzurra e insieme la personificazione dei rapporti strettissimi intercorsi ai tempi tra i due club. Se il dirigente di Castel Rozzone compie 67 anni, oggi ne fa 52 la meteora della difesa Stefano Sottili da Figline Valdarno.

FINARDI, IL GURU DEL VIVAIO. Nella città del Torrazzo, dove il patron atalantino Achille Bortolotti lo mandò nel 1973 e dove c’era anche il guru del vivaio di allora, il dottor Giuseppe Brolis, come direttore sportivo effettivo del presidentissimo Domenico Luzzara, rimase fino al 1978 e quindi, dopo due annate col mister cittadino tra A e B, dal 1980 al 1987, con 61 gol segnati in 383 partite soltanto di campionato, mentre nei 30 match in nerazzurro ha all’attivo il gol al Rimini in Coppa Italia il 17 settembre 1978. Chiusa la carriera nel San Paolo d’Argon con la promozione in Eccellenza nel 1991 dopo essere passato anche da Ospitaletto e Brembillese, ecco la panchina: prima del doppio spareggio per non retrocedere in B perso con la Reggina, da sostituto di Giovanni Vavassori in sella alla prima squadra, anche l’illusoria vittoria di Roma, il ruolo di vice del Mondo alla Cremo, la Primavera atalantina con 3 trionfi in Coppa Italia (2000, 2001 e 2003), la Primavera grigiorossa e ancor prima il biennio argonese.

SOTTILI, LA METEORIA DELLA DIFESA. Fano, Barletta, Atalanta, Bologna, Triestina, Baracca Lugo, Spezia, Martina, Melfi e Sansovino, Cascina e Sarzanese i club della carriera da calciatore del centrale toscano Sottili, vincitore nella Primavera della Fiorentina del “Viareggio” (1988) e della Coppa Italia di serie C 1993/94 nell’Alabarda. Settebello risicato di presenze nella retroguardia di Bruno Giorgi, a Bergamo, nella stagione 1991-1992: dal 2008, il mestiere di tecnico, con Sarzanese, Valle d’Aosta, Carpi, Carrarese, Unione Venezia, Varese, Pistoiese, Bassano Virtus, Arezzo, Viterbese Castrense, FeralpiSalò e Pistoiese con la recente retrocessione in D. Mini storia di uno chiuso sotto la Maresana da mostri sacri come Sergio Porrini e Tebaldo Bigliardi. Tanti auguri.

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