
Verrà ricordato come uno dei più grandi colpi dell’era Percassi
Il percorso in nerazzurro di Robin Gosens sembra essere giunto abbastanza alla fine, con buona pace dei tifosi atalantini, che avrebbero voluto rivedere volentieri almeno fino a giugno il calciatore tedesco. Resterà comunque, soprattutto a mente fredda, evidente la bellezza del cammino intrapreso assieme nel corso di questi anni a Bergamo, con il ragazzo arrivato nell’estate 2017 come un perfetto sconosciuto o quasi.
L’impatto con il calcio italiano fu difficile, con il ragazzo, all’epoca ancora parecchio giovane, apparso un po’ pesce fuor d’acqua e poco efficace nelle proprie apparizioni, nonostante un finale da titolare fisso nell’ambito dello storico ritorno in Europa della Dea dopo addirittura 26 anni. Meglio andò nel secondo anno, anche alla luce dei guai fisici che tenerono spesso al palo Spinazzola, peraltro voglioso (invano) di tornare alla Juventus già a gennaio su pressione della stessa società bianconera.
L’ESPLOSIONE Il resto è storia più recente, con la stagione che rimarrà nella storia per lo stop causa Covid a segnare una chiara linea spartiacque nel percorso del ragazzo, arrivato addirittura a raggiungere la maglia della Nazionale tedesca come titolare a un Europeo. Un vero e proprio percorso di crescita sotto ogni punto di vista, a partite da uno sviluppo fisico e muscolare davvero impressionante, quasi similare a quello dei calciatori più atleticamente prestanti in Premier League. Importante anche la crescita sotto l’aspetto tecnico e anche coordinativo, a evidente conferma del lavoro a trecentosessanta gradi su tutti gli aspetti per il ragazzo. Tutte qualità di cui ora beneficerà l’Inter, grazie alla grande abilità di trattativa dell’area sportiva nerazzurra comandata da Beppe Marotta, autore di veri e propri capolavori in fase di negoziazione.
