
I contagi non crescono più, aree mediche e reparti di terapia intensiva tutt’altro che sotto pressione: il bollettino Covid-19
143.898 casi italiani e 378 morti con tasso di positività sceso al 13,7%, Lombardia con 21.329 nuovi contagiati e 77 decessi. Ma la vera novità del bollettino di venerdì 28 gennaio del Covid-19, al netto dell’appiattimento ormai da giorni della famigerata curva dei positivi, è l’alleviamento della pressione negli ospedali. La nostra regione resta in zona gialla e comincia una nuova fase di convivenza col virus.
COVID-19, LA CURVA PIATTA. In diminuzione anche l’incidenza settimanale, 1.823 casi ogni 100 mila abitanti, e l’indice RT sui casi con sintomatologia, 0,97, al di sotto della cosiddetta soglia epidemica. Parametrati al milione 51 mila 288 tamponi processati, i positivi rilevati nelle ultime 24 ore sono in calo rispetto al 15% di ieri. Il saldo nelle terapie intensive, che attualmente hanno 1.630 degenti, dice meno 15 (126 ingressi giornalieri), mentre i ricoverati negli altri reparti calano di 57 unità (19.796 in tutto). Nessuna Regione cambierà di colore: in bianca Basilicata, Molise e Umbria; in zona gialla Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Bolzano, Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto; in arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle Aosta.
COVID-19 IN LOMBARDIA. All’ombra del Pirellone la positività ai 175.870 test eseguiti si attesta al 12,1 per cento. I morti dall’inizio della pandemia salgono a 36.958. 252 i letti occupati in terapia intensiva (-2), 3.164 nei reparti di area medica che fanno registrare un meno 100. In provincia di Milano si contano 6.522 casi, di cui 2.371 a Milano città. Seguono: Brescia: 2.940; Bergamo: 1.950; Varese: 1.860; Monza e Brianza: 1.849; Como: 1.277; Pavia: 1.152; Mantova: 1.072; Cremona: 865; Lecco: 509; Lodi: 408; Sondrio: 295. L’incidenza dei positivi al Coronavirus ogni 100 mila residenti è del 13,6: la media nazionale è 15. “Attendiamo che il Governo accolga le richieste in sede di Conferenza delle Regioni – ha dichiarato il presidente lombardo Attilio Fontana -. Va eliminata la classificazione in zone e vanno semplificate le quarantene, soprattutto in ambito scolastico, concentrandosi in particolare sui sintomatici. Ne va della rimessa in moto della vita e dell’economia”.
