83 minuti da capitano, gli ultimi 11 da mezzala, i crampi e l’obiettivo semifinali agli Europei Under 19 in Slovacchia
Quegli assist, specialmente da fermo. Quel mancino sempre al contagiri. E soprattutto la duttilità da capitano coraggioso, che lo fa adattare ormai da tempo a terzino sinistro nel rombo del ct Carmine Nunziata salvo tornare a mezzala negli ultimi 11 minuti d’utilizzo. L’esordio contro la Romania nella fase finale degli Europei Under 19 in Slovacchia è stata positiva sia per l’Italia che per il suo capitano, l’atalantino Samuel Giovane.
LA GIOVANE ITALIA. Un 2-1, a Dunajska Streda (47′ Baldanzi, 53′ Andronache, 68′ Volpato) di buon auspicio per il prosieguo azzurrini del ravennate e dei compagni, orfani dell’altro nerazzurro Giorgio Scalvini e di Wilfried Gnonto (siamo oltre la data prevista per il rilascio dei giocatori delle prime squadre). Martedì 21 giugno (17.30) nel Gruppo A ci sono i padroni di casa a Trnava, venerdì 24 si torna alla base per affrontare la Francia. Le semifinali (Dunajska Streda) con incrocio prime-seconde (e l’eventuale spareggio, fra terze, per l’accesso ai Mondiali Under 20 in Indonesia) saranno martedì 28, mentre venerdì 1° luglio è prevista la sola finalissima a Trnava.
GIOVANE, DA ZINGONIA A EURO 2022. Suggeriti direttamente da punizione due palloni buoni ad Ambrosino di Bruttopilo (16′) e alla svettata di Casadei, ovvero chi gli preclude l’utilizzo dallo start da mezzosinistro, il jolly ravennate nella ripresa (14′) ha servito al mezzodestro Fabbian (altro interista) l’occasione per il nuovo vantaggio con Popa a ripetersi. Al 18′, il giallo procurato a Radaslavescu per un tackle duro lungo la fascia.