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ESCLUSIVA – Recenti (ex viceall. Sion): “Seoane profilo diverso da Gasperini”

alessandro recenti

L’ex viceallenatore del Sion Recenti, profondo conoscitore del campionato svizzero, ci aiuta a conoscere meglio Gerardo Seoane, un nome accostato all’Atalanta per il post-Gasperini

Se il post Gasperini non sarà Gasperini stesso, chi sarà il suo successore? Negli ultimi giorni, al club nerazzurro è stato accostato quello di Gerardo Seoane, ex Young Boys e Bayer Leverkusen. Grazie alle parole concesse in esclusiva a CalcioAtalanta.it da Alessandro Recenti, ex viceallenatore di Lugano e Sion in Svizzera, nonché dell’Honved in Ungheria, e profondo conoscitore del campionato svizzero, proviamo a conoscere qualcosa in più su Seoane.

Recenti, ha avuto modo di osservate le squadre di Gerardo Seoane. Che impressione le ha fatto?
“E’ un allenatore moderno che ha allenato squadre importanti come lo Young Boys in Svizzera andando a rompere il dominio del Basilea e il Bayer Leverkusen dove ha mostrato anche del calcio interessante. Predilige la costruzione corta del gioco, quindi anche un possesso palla prolungato nella propria metà campo per poi svilupparlo sulle corsie laterali cercando poi la prima punta nel 4-2-3-1 che è il modulo che ha prevalentemente utilizzato”.

Quale era il suo modulo preferito ai tempi dello Young Boys?
“Allo Young Boys andava ad alternare il 4-4-2 al 4-2-3-1, comunque sempre con una difesa a quattro e un centrocampo a due. Poi, in relazione agli attaccanti che decideva di utilizzare, poteva giocare con due punte o con un trequartista. Questo perché andando a sviluppare il gioco sulle fasce, andando ad attaccare la lateralità offensiva e producendo situazioni di uno contro uno per cercare quella superiorità numerica che soprattutto in Svizzera spaccava le partite. Quando gli esterni offensivi dello Young Boys partivano, diventavano imprendibili quando attaccavano lo spazio in quelle zone. Al Bayer Leverkusen, con il 4-2-3-1 a piedi invertiti, attaccava sia la profondità con i terzini, ma anche l’interno del campo con l’esterno che si accentrava palla al piede”.

Secondo lei che ha avuto modo di studiarlo da vicino, l’Atalanta di oggi avrebbe bisogno di molte modifiche per lo stile di gioco di Seoane o è in gran parte adattabile?
“Credo che il sistema di gioco di Seoane sia diverso da quello di Gasperini. Hanno delle idee di gioco comuni, ma già la linea difensiva è completamente diversa con Seoane che gioca a quattro, mentre Gasperini propone a tre. Ma anche per numero di densità di giocatori che occupano le corsie laterali: Gasperini usa la fascia con il quarto di centrocampo, mentre Seoane lavora anche con le sovrapposizioni sia interne che esterne, e l’utilizzo del trequartista”.

Caratterialmente come lo descriverebbe? Più diplomatico di Gasperini o energico come lui?
“E’ una buona via di mezzo perché ha sia diplomazia che personalità. Ha vinto tre campionati con lo Young Boys e per vincere devi sempre saper gestire tutte le situazioni. E’ un ottimo allenatore dal punto di vista tattico, buon gestore, parla sei lingue, ha doppia nazionalità svizzera-spagnola, è più giovane (classe 1978, ndr) ed è sicuramente un tecnico molto diverso da quello che è la figura di Gasperini”.

Da allenatore che ha lavorato all’estero, quanto è complicato per un allenatore straniero inserirsi un campionato nuovo? Quale è lo scotto che si paga?
“L’errore che non deve commettere l’allenatore che va in un campionato straniero è quello di andare e non capire le modalità vigenti in quel paese, non conoscere tradizioni e abitudini. Entrare a gamba tesa, può diventare molto pericoloso. Un allenatore straniero deve ricordarsi sempre che è un ospite e deve rispettare quelle che sono le tradizioni del paese che lo ospita. Nelle mie esperienze in Svizzera, Albania e Ungheria ho sempre cercato di rispettare quelle che erano le abitudini del paese che mi ospitava”.

Recenti, è pronto per tornare in pista?
“Sono prontissimo per allenare, non vedo l’ora, ci sono state delle telefonate spero che arrivi anche una proposta buona per tornare in campo”

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10 mesi fa

Prendere TUDOR !!!! Scritto sempre che è il perfetto erede del Grande GASP…. A Pirlo alla Juventus chiesero chi vuoi come secondo? … Lui disse Tudor…… Vinsero 2 trofei su 4 in quella stagione. E poi in Italia con Squadre di bassissimo livello tecnico ha sempre fatto bene…

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10 mesi fa

Meglio oronzo cana

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10 mesi fa

Chi lascia una strada vecchia per una nuova sa quel che perde ma…………………………………….

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10 mesi fa

Preferisco stare senza allenatore

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10 mesi fa

Preferisco juric

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10 mesi fa

L’importante che costi poco di ingaggio. Gasp ha scritto la storia dell’Atalanta, ha costruito una squadra competitiva ed ha valorizzato giocatori “tagliati” dalle altre squadre.

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10 mesi fa

Speriamo che resti il nostro comandante, se fosse un addio direi che sarebbe un buon punto di partenza!

bergamasco dalla svizzera
bergamasco dalla svizzera
10 mesi fa

Seoane e un grand

alex
alex
10 mesi fa

Non avete capito una mazza!! può arrivare un GRANDISSIMO allenatore ma se la Società non lo mette in condizioni di Sviluppare il suo pensiero di Gioco quel salto di qualità che potevamo fare con un Grandissimo come Gasperini non lo faremo mai!! Gasperini ha tenuto sempre in orbita questa squadra con le sue CAPACITA’ perche la società non lo ha mai Aiutato a sviluppare quello che intendeva lui, pensava solamente alle proprie tasche da bravi INPRENDITORI naturalmente!! perciò chi prenderà il posto del nostro Mister non farà mai quello che il Magico Gasperini è riuscito a fare qui a Bergamo!!… Leggi il resto »

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10 mesi fa

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