Domani l’Atalanta tornerà a pensare al campionato e domenica alle 20.45 i nerazzurri sfideranno la Roma. Con il giornalista di SiamolaRoma.it Alessandro Santoro proviamo a capire quale aria si respira alla corte di Mourinho.
Santoro, come sta la Roma dopo la Coppa Italia?
“Il passaggio del turno può avere un duplice effetto. Da una parte ha portato entusiasmo, con la Roma che negli ultimi anni aveva quasi sempre ricevuto brutte sorprese dalle partite di Coppa Italia e che invece ha portato a casa un passaggio di turno non scontato vista un’importante emergenza in difesa. D’altro canto, il fatto che i quarti si giochino già la prossima settimana e che si tratti di un derby, che la Roma non vince dal 2022, ha già proiettato i tifosi verso mercoledì prossimo. La squadra deve essere capace di non fare lo stesso errore e di rimanere concentrata su una gara interna che può essere di straordinaria importanza”.
Si è rotto qualcosa a livello societario con la fine del rapporto con Tiago Pinto?
“La separazione tra la Roma e Tiago Pinto era nell’aria, con un feeling con la piazza mai del tutto scattato nonostante alcune grandi opera e dei meriti che gli vanno assolutamente riconosciuti. La sua serietà e la sua professionalità devono fare stare tranquilli tutti sul lavoro che andrà a svolgere nel mercato di gennaio prima della sua partenza. La piazza è fortemente legata alla figura di Mourinho, dunque anche da questo punto di vista l’ambiente non rischia di spaccarsi”.
Che partita sarà quella di domenica sera?
“Domenica c’è da aspettarsi una gara interessante sotto più aspetti. L’Atalanta è chiamata a fare la partita, la Roma può permettersi di aspettare il momento giusto per attaccare. Gasperini e Mourinho sono due tecnici molto attaccati ai dettagli, e la partita di domenica rischia davvero di essere decisa dagli episodi. Fondamentale in questo senso sarà capire in che condizioni arriverà la retroguardia della Roma, in vera e propria emergenza”.
Santoro, quale potrebbe essere l’undici della Roma?
“In porta tornerà Rui Patricio, dopo le fatiche di coppa di Svilar. La difesa a tre rimane uno dei marchi di fabbrica della Roma, e ci sono dubbi su chi possa andare a comporla. Llorente è l’unico sicuro di una maglia. Mancini è alle prese con un problema fisico da diversi giorni, ma in Coppa ha riposato e potrebbe esserci. Probabile che a chiudere il terzetto si abbassi Cristante, nonostante l’ottima prova da centrale disputata da Kristensen contro la Cremonese nel secondo tempo. Centrocampo con Paredes, Pellegrini e Bove a portare un po’ di dinamismo. Sulle fasce largo a Zalewski e Kristensen (se non impiegato da centrale). In attacco, neanche a dirlo, Dybala e Lukaku”.
