Post polemico su facebook dell’ex plenipotenziario del calcio italiano Luciano Moggi, associato nell’immaginario collettivo ai primi trofei del Napoli di Ferlaino e Maradona nonché ovviamente alla Juve di Lippi e Capello (quella dello scudetto non assegnato e del successivo revocato). Il famoso dirigente di lungo corso se la prende con l’Inter, da lui messa nel mirino per un cammino non proprio lineare a dispetto del secondo posto all’inseguimento del Napoli.
“Sofferenze oltremodo per questa Inter seconda in classifica, ma l’avevamo già capito: contro Spal, Genoa, Benevento, Crotone, insomma le pericolanti, la squadra di Spalletti ha sempre faticato a esprimersi negli spazi chiusi – è il commento del pensionato speciale di Monticiano -. Icardi, sempre tenuto imbrigliato, diventa un attaccante normale se non gli viene permesso di esprimere le proprie qualità. Il problema, però, è che se raddoppi su Mauro ti scopri da un altra parte, e BorjaValero e Perisic lo dimostrano. Certo, Handanovic e quell’uscita avventata che ha causato il rigore hanno contribuito a movimentare la serata: della serie ‘fa tutto l’Inter’, che quando ha subito il pareggio ha subito accelerato. La domanda è: la panchina ci pare corta, basterà per una stagione di vertice fino alla fine?”.
Contro i ferraresi, i milanesi avevano ottenuto una vittoria all’inglese lo scorso 10 settembre a San Siro grazie al rigore di Icardi (27′), concesso dal Var per un fallo in area di Vicari su Joao Mario inizialmente ritenuto fuori area, e al mancino al volo nel sette di Perisic a tre dal novantesimo sul traversone dall’out destro di D’Ambrosio.
