Fantasista e centravanti hanno scritto pagine bellissime in epoca recente contro la corazzata milanese dagli stessi colori sociali. Grazie al primo l’Atalanta batté Mourinho e Ibra, braccio armato del Cola il secondo
Settebello. Un gioco di carte e anche una cifra significativa per chi, nelle sfide tra Atalanta e Inter, ha infilato questo numero non indifferente di palloni in porta. Ci sono riusciti in quattro, dicono le statistiche: Eddie Firmani e il transfuga Angelo Domenghini sul fronte dei nerazzurri di Milano, Cristiano Doni e German Denis per i nerazzurri di Bergamo. Questi ultimi due hanno anche la particolarità di aver risolto due sfide con una doppietta a testa. Non una specialità aliena ad altri personaggi della storia della Dea, ma utile a confezionare comunque successi epocali in tempi recenti.
LA FEDE IN CRISTIANO. Al mitico (prima della demitizzazione per interposta Scommessopoli) numero 72, che all’inizio del terzo millennio sulla schiena aveva le due cifre ribaltate, il bis personale alla Beneamata a dire il vero è capitato in tre occasioni. Due a Bergamo e una fuori. La volta buona è stata quella di mezzo, il 18 gennaio 2009, in pieno calcio champagne by Gigi Delneri: apre il sinistro di Floccari (10′) proprio su sponda del mattatore, raddoppia il capitano su punizione (28′) per poi imbucare di testa (33′) su cross di Jaime Valdes, Zlatan Ivrahimovic mette il gol della bandiera e l’invincibile (quasi) armata dello spocchioso José Mourinho è fritta. Al ritorno a San Siro il trequartista più forte della storia del club della ninfetta ripete la prodezza, ma niente da fare: 4-3 per gli altri. Così come non era servito l’uno-due del 2 dicembre 2001, col secondo dal dischetto per il temporaneo 2-1, nel poker sporco firmato Di Biagio, Kallon e Vieri (2, 1 dagli 11 metri).
DEL TANQUE MAI STANCHI. L’argentino dal soprannome da cingolato centra la prodezza in notturna, l’11 novembre 2012, da braccio armato di Stefano Colantuono. Jack Bonaventura spiana la strada incornando il traversone di Peluso al 9′, nella ripresa Guarin fa 1-1 da calcio franco ma il Tanque in sette giri di lancetta la decide, tramutando in oro all’ora di gioco l’assist di Maxi Moralez e quindi convertendo il penalty procurato dallo stesso Frasquito. La zampata di Palacio a sei dal novantesimo non rovina la festa. A campi invertiti, ma il nostro album si sofferma doverosamente soltanto sui precedenti tra le mura domestiche (24 bottini pieni a 16 per i più potenti, 21 pari, 96 reti a 65 comprese Coppa Italia e Coppa Uefa), ecco il tris nell’altra magica serara da 4-3 con Jack ancora nelle vesti di marcatore number two e Andrea Stramaccioni battuto di nuovo.
OLTRE DENIS E DONI: DOPPIETTE SPIANATE. Sono pochi, oltre ai succitati, i giocatori atalantini ad aver segnato almeno due gol all’avversario di sabato sera nella stessa partita. Jorgen Soerensen nel 3-3 del 10 dicembre ’50, l’altro danese Poul Rasmussen nel 2-1 a Milano dell’11 dicembre ’55, Ennio Lenuzza nello stesso score bergamasco del 2 giugno ’57, Humberto Maschio nel 2-3 della Vigilia di Natale del ’61, Fulvio Simonini nel 3-1 esterno del 12 gennaio ’86 e Bonaventura nel 2-1 sempre extra moenia il 23 marzo ’14.
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soeriamo bene