Nel momento in cui l’Atalanta prova l’assalto alla seconda Europa League consecutiva, ci si ricorda di serate e persone speciali. Oggi sono esattamente trent’anni da quella storica partita
20 aprile 2018, sembra una data come le altre, ma per il popolo nerazzurro non lo è, anzi. Perché? Perché trent’anni fa, l’Atalanta di Emiliano Mondonico, aveva sfiorato la finale di Coppa delle Coppe contro il Malines. I nerazzurri erano in Serie B, ma nonostante ciò erano l’unica squadra a rappresentare l’Italia nelle coppe. Fu una partita che nonostante la sconfitta per 1-2, è rimasta nel cuore dei tifosi atalantini.
La squadra del presidente Bortolotti si era guadagnata l’accesso all’Europa grazie al raggiungimento, l’anno prima, della finale di Coppa Italia poi persa contro il Napoli di Maradona. Era una squadra d’altri tempi, utile paragone per affrontare dopo 26 anni la UEL di oggi. Una squadra fondata sul carisma di Glenn Stromberg, sui i gol della coppia Garlini-Cantarutti sotto la guida di un giovane stratega, Emiliano Mondonico, approdato a Bergamo dal Como proprio quell’anno.
Sulla strada per la finale di Strasburgo l’Atalanta si trovò di fronte il Malines. Le alternative si chiamavano Ajax campione in carica e Marsiglia futura grande.
Come andò se lo ricorda anche chi non era ancora nato. Quando Garlini portò in vantaggio l’Atalanta dal dischetto impazzirono 40mila cuori nerazzurri assiepati gli spalti. Ma a volte è questione di centimetri, a volte è questione di destino. Poi il palo di Fortunato e subito dopo il Malines che picchiò duro: al 56’ pareggio spettacoloso di Rutjes a 10’ dal termine la sentenza in contropiede di Marc Emmers.
Il Malines andò così a prendersi la coppa, l’Atalanta ritornò in Europa ben 26 anni dopo, totalmente diversa, più bella e più Dea. Per arrivare a domenica, contro il Torino, servirà anche ricordare come andò, cercando nel passato la forza per andare avanti nel futuro. Verso la seconda qualificazione in Uefa Europa League.
Anch’io ero lì
Quella serata non si dimentica ????❤️
C’ero anch’io
Io c’ero….?
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