cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Auguri a Compagno, una meteora contro il Malines

L’attaccante palermitano, cresciuto a metà fra la sua terra e il vivaio nerazzurro, giocò gli ultimi minuti della famosa semifinale di Coppa delle Coppe

20 aprile 1988, semifinale di ritorno di Coppa delle Coppe con il Malines, che in realtà in fiammingo si chiama Mechelen: negli ultimi dieci minuti, al posto del riccioluto mediano Andrea Icardi, entra un attaccante in più, Giuseppe Compagno. Il palermitano, che oggi compie 51 anni, non ce la fa ad aiutare la squadra a rimontare lo svantaggio appena consumatosi per mano di Emmers, il ribaltatore della situazione davanti ai 37.500 del “Comunale” a braccetto con Rutjes in risposta all’apripista dal dischetto del “Gas” Oliviero Garlini nel primo tempo. Era subentrato anche Aldo Cantarutti al difensore Gianpaolo Rossi, una decina di cronometro prima: niente da fare per l’allegra banda cadetta di Emiliano Mondonico, la finale di rimarrà un miraggio.

COMPAGNO DI COPPE. Negli anni ottanta dei Bortolotti l’Atalanta poteva contare sulla rete di osservatori che l’ha resa famosa anche nel secolo presente, solo che pescava quasi esclusivamente italiani. Compagno, sostanzialmente un’ala o seconda punta, conosce l’esordio da bergamasco onorario grazie a Nedo Sonetti il 2 novembre 1986 a Verona (ko per 2-1, dal 69′ per il terzino sinistro Simone Boldini) e poi un altro settebello di presenze da cambio in corsa per una comoda retrocessione da qualificata all’Europa per il ko in Coppa Italia (6 i gettoni personali) con lo scudettato Napoli di Maradona.

CADETTO… E ANCHE MENO. Poker di allacciate di scarpe nel trofeo della coccarda per il siciliano, che in campionato ne mise invece tre in dodici, di cui una cinquina da titolare (numeri: 11, 10, 10, 9, 9): doppietta nel 3-1 all’Arezzo il 27 marzo ’88 e timbro nel 2-2 all’Udinese il primo maggio. Una volta tornata in A la Dea, 1 più 5 nella coppa nazionale, il prestito al Piacenza (contropartita per Armando Madonna) nelle liste suppletive di autunno e il ritorno fugace all’inizio del 1989-1990, 4 più 1 e titoli di coda nella sconfitta di misura sul campo della Samp il 29 settembre. Quindi la cessione ad Avellino sempre nella stagione delle foglie caduche, due giretti a Cosenza (promozione sfiorata con Edy Reja e 6 reti), il neopromosso Pescara di Galeone, 7 palloni in porta cadetti l’anno dopo, il rientro a Palermo per quattro annate di cui un paio di C1, le parentesi in terza serie di Ancona e Reggio Emilia prima della chiusura in Eccellenza a 38 primavere aggiungendo alla collezione le maglie di Nissa (D), Delianuova (D) e Carini. Tanti auguri.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Ricordato insieme a Mino Favini, Emiliano Mondonico, allenatore dell'Atalanta a due riprese, ha sempre fatto...

Ieri pomeriggio, nell’ambito di una partita poi, purtroppo, non giocata, si è visto un bello...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta