I felsinei hanno vinto solo due partite, proprio in casa, a fine settembre. Ma il paio di recenti 2-2 di fila sono comunque un segno più
9 punti contro 12, un paio di 2-2 con Torino e Sassuolo contro 5-1 al Chievo e 3-0 al Parma. In più, l’ultimo successo nello scontro diretto risale al primo novembre 2015, un 3-0 da sgambetto di Roberto Donadoni alla sua squadra d’origine. Il Bologna, stando ai numeri, con l’Atalanta non pare avere troppe chances di cavarsela. Ma L’Eco di Bergamo parla di compagine in crescita e di personalità.
INZAGHI, UN ALTRO EX DOPO 3 ANNI. Subentrato all’ex gloria milanista ed ex ct azzurro, Pippo Inzaghi, un altro ex, ha fatto allenare i suoi sempre a porte chiuse con attenzione alle palle inattive. Il Bologna ha segnato il primo gol alla quinta giornata e sei volte su 10 non ha bucato la porta avversaria, vincendo però (23 e 30 settembre) con Roma e Udinese tra le mura amiche.
NUMERI DA SALVEZZA. Se a Cagliari i rossoblù sono stati un disastro, i punti coi granata rimontando da 0-2 e lo stesso score al Mapei Stadium hanno comunque rappresentato un passo avanti. Anche perché coi neroverdi senza traversa si sarebbe potuti andare sul 2-0. A guidare i marcatori Santander (3), cogli altri a 1 a testa: Orsolini, Palacio, M’Baye, Calabresi e il sicuro assente Mattiello.
UOMINI CONTATI. Danilo e Dijks sono rientrati in gruppo solo venerdì, ma sulla sinistra gli esterni arruolabili sono M’Baye e Krejci. La retroguardia è passata a 4 col centrale adattato Calabresi a destra, mentre in mezzo ci sono Gonzalez e De Maio o Helander. Intorno al paraguaiano davanti dovrebbero esserci Orsolini e Palacio, mentre la mediana ha Pulgar davanti alla difesa con Poli o Dzemaili e Svanberg.