Ezequiel Schelotto parla da Brighton senza escludere il rendez-vous: “L’Atalanta mi ha fatto diventare calciatore, il gioco del mister una pacchia per gli esterni”
“Se Gasperini mi chiama, torno a Bergamo”. Dalla Premier League senza rancore, Ezequiel Schelotto nell’intervista alla Gazzetta dello Sport da doppio ex di Atalanta-Inter di domenica sembra offrirsi ai nerazzurri di Bergamo: “Mi hanno fatto diventare calciatore, nel 2012 saremmo già andati in Europa senza il meno 6”.
BERGAMO NEL CUORE. “Grazie all’Atalanta sono arrivato in nazionale, due anni bellissimi con un pubblico fantastico – ha affermato l’attuale giocatore del Brighton -. Per l’Europa League può farcela anche stavolta, Gasperini è un grandissimo tecnico”.
GASP E GLI ESTERNI. “Peccato non averlo incrociato, fa andare a mille gli esterni. Se mi chiama, torno a Bergamo (da dove se n’era andato nella sessione invernale del 2013, NdR): mai dire mai”.
L’INTER. “Ho segnato nel derby, la fine di un incubo in un momento difficile a livello personale. Certa gente mi vedeva come un bancomat, poi la mia attuale moglie Gisela mi ha ridato serenità. L’Inter ha tenuto testa al Barcellona in Champions, con Spalletti può dare fastidio alla Juventus”.
FACCE CONOSCIUTE. “Icardi è da blindare e sarà fondamentale anche per la nazionale argentina, con Joao Mario allo Sporting Lisbona eravamo la catena di destra. Resto legato all’Italia, e visto che sto giocando poco col mio agente a gennaio sonderò il terreno”.