Il difensore centrale albanese vuole ritagliarsi un posto nell’Atalanta: “Gasperini mi ha insegnato la pressione, io volevo far parte di un grande gruppo”
“Il gol? Ne segnavo tanti, fino a 14 anni giocavo centravanti”. Berat Djimsiti, autore del 4-1 all’Inter svettando sulla punizione di Josip Ilicic, sa comunque che le sue fortune sono legate ai miglioramenti nella sua specialità attuale: “Quando in estate sono stato chiamato nel ritiro di Rovetta, Gasperini mi ha invitato ad allenarmi a fondo. Chiede molta pressione, sulla fase difensiva è un martello”, ha riferito al Corriere della Sera di Bergamo il nazionale albanese.
LA SVIZZERA DI BERGAMO. “Esco spesso con Freuler, che conosco dai tempi della Svizzera, Gosens e de Roon. Con Remo ho mantenuto i contatti durante i prestiti ad Avellino e Benevento: speravo tanto di poter far parte di un grande gruppo con grandi ambizioni”.
COME TI FERMO ICARDI. “Se sono riuscito a contenere Icardi è stato anche per merito dei compagni che gli hanno tagliato i rifornimenti. E pensare che quando il mio allenatore nelle giovanili dello Zurigo mi spostò dietro, protestai: volevo fare gol”.
I MODELLI. “Da piccolo ero tifoso di Cristiano Ronaldo, adesso del Bayern. I difensori che mi piacevano di più? Vidic e Ferdinand. L’anno prossimo rientra Marco Varnier e saremo in tanti: la concorrenza mi stimola”.