Il fantasista argentino è chiuso dal connazionale Gomez ed Ilicic, ma ha qualità indiscutibili
Ok, è vero, non sarà il massimo dell’efficacia e della concretezza, ed alle volte è tendente a specchiarsi troppo nelle sue indiscusse doti tecniche. Emiliano Rigoni, però, è uno di quei patrimoni di cui l’Atalanta dovrà fare grande attenzione a privarsi in un eventuale futuro.
25enne argentino arrivato in Europa nell’estate 2017 dopo grandi cose mostrate tra le fila dell’Estudiantes, non ha poi trovato una completa esplosione in Russia con la maglia dello Zenit San Pietroburgo. Nelle ultime ore di mercato dell’ultima sessione estiva è poi stato regalato a Gasperini dalla società, che aveva chiesto a gran voce rinforzi per provare ad ovviare all’eventuale terzo impegno, poi svanito per via dell’eliminazione dall’Europa League.
In nerazzurro è partito col botto, mettendo a segno una doppietta nel match dell’Olimpico contro la Roma, nonostante fino a quel momento avesse giocato con i nuovi compagni solo e soltanto in allenamento. Poi, purtroppo per lui,l’argentino ha finito per pagare un momento di difficoltà di tutta la squadra, apparsa balbettante anche per via di un’eliminazione europea che ha finito per pesare sul morale della squadra.
I due turni di squalifica comminati ad Ilicic per via dell’espulsione di Empoli gli hanno consentito di giocare dal 1′, mostrando solo qualche piccolo spruzzo di classe qua e là. Il potenziale del giocatore resta però di quelli importantissimi…