Napoli, Fiorentina e Udinese saranno un banco di prova importante per l’ammissione dei nerazzurri in Europa League, ma la Dea non deve distrarsi prima né disperarsi (in caso) dopo
La Coppa sarà diversa, la sera sarà la stessa. I giovedì d’Europa League, dove l’Atalanta faceva la parte del leone con 24 ore di anticipo, non sono poi un ricordo così lontano. Tra vittorie e goleade, le serate del giovedì sono state le preferite dai cittadini bergamaschi per svariati mesi tra il 2017/2018.
SOLO UNA VITTORIA. Ora, a distanza di un anno e passa, Bergamo si prepara a vivere un’altra storica serata. Sarà proprio l’Atleti Azzurri d’Italia, nella sua penultima partita con l’attuale conformazione – e non Reggio Emilia – la cornice di una gara che già fa sognare. Ovviamente, per la partita delle partite dell’anniversario della liberazione, non ci saranno davvero tre punti in palio, ma solo un biglietto per l’Olimpico, casa – guarda caso – di una Dea. La vittoria però è l’unico risultato che vogliono i tifosi, non tanto per un passaggio sicuro (lo sarebbe anche un pari), ma per non soffrire fino all’extratime.
Ma i tre punti sono anche la metafora concreta di ciò che la Dea deve perseguire nelle prossime tre gare: al di là di virtuosismi, bel gioco e 47 palle-gol, serve la rete gonfia, servono marcature, anche dal dischetto (e in questo l’Atalanta si dovrebbe allenare…). Il match contro il Napoli a cui nessuno più di tanto dà e darà peso potrebbe invece rivelarsi sorprendente come lo fu la riserva contro la Roma nonostante le poche ore dalla sfida clou a Copenaghen: una lotta serrata con la mente concentrata al San Paolo, tre punti possibili, un punto quasi assicurato. E dopo la sfida con la Viola….
DOPO-VIOLA. Tutto dipenderà da come andrà, inutile girarci intorno: l’Atalanta del dopo eliminazione UEL per quattro settimane non è stata l’Atalanta. La differenza è che, a questo punto del campionato, non può permettersi di prendersi una pausa di riflessione per piangere di un’eventuale sconfitta. Anche perché l’Udinese in casa è un bel pass per fare altri tre passi verso l’Europa. In attesa, si spera, del 15 maggio.