La punta nerazzurra che sta sostituendo l’infortunato Zapata confida i suggerimenti che il tecnico dell’Atalanta gli regala ogni giorno
“Gasperini non vuole che riceva il pallone con le spalle girate. Un tormento, ha ragione lui. ‘Devi metterti in diagonale Luis, lo capisci o no? Così esalti le tue caratteristiche’. Un martello continuo. Lo seguo con attenzione, lo so bene cosa devo migliorare”. Queste le parole che l’attaccante numero 9 dell’Atalanta, Luis Muriel, confida nell’intervista al Corriere dello Sport in edicola oggi. Reduce dal primo gol contro la Dinamo nel rigore che ha sbloccato la gara, ecco il racconto di Muriel sull’inizio della sua avventura a Bergamo.
NON SONO CONTINUO. “Un giorno il mio procuratore Lucci mi avvertì che l’Atalanta avrebbe voluto parlarmi. Organizzarono una call conference con i Percassi padre e figlio, tifosi veri e appassionati. Mi hanno convinto con pochissime parole. (…). Il mio tarlo è l’assenza di continuità. Ho i colpi, intuizioni straordinarie, poi mi fermo per qualche partita. Nella mia testa deve scattare qualcosa per giocarle tutte allo stesso livello, ma Gasperini mi sta aiutando”.
CHAMPIONS E BRESCIA. “In Champions ci crederemo fino in fondo, ora pensiamo al Brescia, poi prepareremo bene la sfida allo Shakhtar. Contro la Dinamo abbiamo ripetuto la prestazione contro la Juve, soltanto che abbiamo concretizzato le occasioni”.