Il bergamasco ha un calo di prestazione quando affronta l’Atalanta, Zapata invece deve rifarsi dopo il lungo stop forzato

Già il 31 ottobre 2016 la Gazzetta dello Sport analizzava lo scontro tra i due titani, nonché uomini chiave delle rispettive squadre: Belotti contro Zapata. Anche nell’edizione di oggi riprende questi nomi, ma molto è cambiato. Se infatti tre anni e tre mesi fa il bergamasco giocava già con la maglia granata, il panterone militava nell’Udinese e non era ancora il goleador che è diventato portando l’Atalanta in Champions.a suon di gol.

BELOTTI. Anche se è da ben dieci gare che il Gallo affronta l’Atalanta e non riesce a dare il meglio di sé: ha segnato più volte Izzo contro i nerazzurri. Sono 130 i suoi gol in carriera, eppure nelle dieci volte in cui ha affrontato la Dea non è mai riuscito a gonfiare la rete. I gol li aveva segnati a Bergamo, ma solo quando vestiva la maglia dell’AlbinoLeffe, in A invece ha affrontato dieci volte l’Atalanta e non ha mai trovato la via del gol, sbagliando pure un rigore con il Palermo. Sarà la tensione del faccia a faccia? Stasera lo scopriremo.

ZAPATA. Chi invece si è arenato ma solo negli ultimi tre mesi per via di un infortunio che si è protratto più del dovuto è Duvan Zapata, il marcatore che scala le classifiche. Contro la Spal si è rivisto a sprazzi e l’impressione è che giocando con continuità possa ritrovare presto- se non già stasera- il guizzo sotto porta in assist e gol. Finora comunque i numeri promettono bene e sono tutti dalla sua: 6 gol e 4 assist in 10 gare giocate. Peccato che il Toro non sia una sua ex perché lui, a differenza di Belotti, con le vecchie conoscenze si sbizzarrisce sullo specchio.