Per la consueta rubrica dedicata alla penna in trasferta, abbiamo sentito il direttore di Fiorentina.it, Niccolò Misul

Che gara ci si aspetta a Firenze e quanto fa paura questa Atalanta?

“Una gara molto complicata, sentita dal pubblico viola. La Fiorentina arriva da due sconfitte consecutive contro Inter e Juventus, c’è voglia di riscatto. Davanti però si troverà di fronte la squadra che a mio avviso gioca il miglior calcio in Italia”.

Inevitabile pensare al rischio di cori offensivi sulle tribune. Cosa dobbiamo aspettarci?

“La mia sensazione è che il tifo sarà più corretto rispetto al match di Coppa Italia. Dopo quelle parole a fine gara di Gasperini, c’è il rischio che qualche sfottò dalle tribune possa esserci, ma speriamo tutti in un clima più disteso”.

Cosa pensa delle dichiarazioni post Juventus del presidente Commisso?

“Da presidente tifoso le sue parole ci potevano stare, anche se è andato più lungo del dovuto. Durante la stagione la Fiorentina ha avuto diversi episodi a sfavore, un susseguirsi di eventi dubbi che hanno creato qualche polemica. Ha deciso così di farsi sentire con la Lega Calcio, un aspetto mancante che i tifosi criticavano alla precedente gestione dei Della Valle”.

La cura Iachini sembra dare i suoi effetti, non trova?

“Assolutamente. Ha calmato lo stato di confusione dello spogliatoio. Ha ristabilito l’ordine mentale che serviva. Dal punto di vista tattico non ha stravolto nulla, ha portato la sua filosofia classica di gioco che abbiamo apprezzato nelle sue precedenti avventure”.

Capitolo mercato: cosa potranno portare i nuovi innesti?

“Partendo da Igor, a Torino con la Juve ha fatto benissimo: è un giocatore che sa di non avere il posto da titolare vista la concorrenza degli insostituibili Milenkovic, Pezzella e Caceres, ma sarà molto utile. Duncan è il centrocampista fisico che serviva a Iachini; rimane qualche dubbio sul fatto che sia arrivato infortunato, le qualità non si discutono. Agudelo è un elemento di prospettiva, da valutare per la Fiorentina del futuro. Cutrone infine è un attaccante prezioso, che non andrà ad oscurare Vlahovic; in attacco però ho un rimpianto e si chiama Muriel, la società avrebbe dovuto riscattarlo”.