L’ex difensore nerazzurro: “Sono convinto che parlarne possa essere di grande conforto, anche se può sembrare fuori luogo parlare di calcio in un momento così doloroso”
I social network sono, ormai, il mezzo proferito da calciatori o ex giocatori per esprimere i propri sentimenti in questo periodo di quarantena da coronavirus. Guglielmo Stendardo è tra questi. L’Avvocato utilizza soprattuto il suo profilo Instagram per analizzare le varie questioni d’attualità nel mondo del calcio, ma anche per manifestare la propria vicinanza a quelle piazze che, più di tutte, stanno pagando un conto salato al Covid-19, come ad esempio Bergamo.
“Ho avuto l’onore di vestire la preziosa maglia dell’Atalanta e mi sento in dovere di un omaggio verso tutti quelli che ci hanno lasciato, drammaticamente e sommessamente. Avevo stretto la mano a molti di quelli che non ci sono più, che porterò sempre nella mia memoria e nel mio cuore: non ci sono parole adatte a descrivere ciò che si prova nei momenti che precedono la tragedia – si legge -. Questa città non è il fiore all’occhiello solo della Lombardia, ma dell’Italia intera. E l’Atalanta non è una semplice squadra di calcio, ma la passione incondizionata di un’intera popolazione. Visto il senso di appartenenza dei bergamaschi, sono convinto che parlarne possa essere di grande conforto, anche se può sembrare fuori luogo parlare di calcio in un momento così doloroso. Con grandissimo dolore esprimo, a tutta Bergamo, il mio grande cordoglio“.
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