L’ex ct azzurro nonché ex allenatore di Atalanta e Juventus contro “la demagogia sul calcio, che è un’industria e deve ripartire”. Parole durissime da Marcello Lippi

“Stiamo vivendo un momento vomitevole, sul calcio c’è una demagogia impressionante. Va considerato un’industria importante, perché lo è. E deve ripartire. Non ci hanno detto che col virus dobbiamo convivere?”. Marcello Lippi a Radio Deejay ci va giù duro, invocando la ripartenza tanto attesa del mondo del pallone: “Mi pare che ognuno stia procedendo per i cavoli suoi nonostante gli appelli a stare tutti uniti – ha detto l’ex ct azzurro, ex allenatore tra le altre di Atalanta e Juventus -. Il virus non è come due mesi fa, gli ospedali possono organizzarsi. Perché il calcio non dovrebbe riprendere?”.

CALCIO E VIRUS: IL LIPPI PENSIERO. “Il calcio professionistico, piaccia o no, è un’industria. Politica e scienza: ognuno pensa ai cavoli suoi, non si riesce a trovare un vaccino. Ora il problema si può gestire – rimarca Lippi -. Il movimento può e deve ripartire. Se dobbiamo conviverci, col Coronavirus, allora può farlo anche il  mondo del pallone. Ha perso potenza”.