Il direttore dell’area tecnica dell’Udinese: “La squadra di Gaseprini gioca come prima dell’emergenza. Tutti vivono la ripresa come una roulette russa tranne i nerazzurri”
Quello tra Pierpaolo Marino e l’Atalanta è stato un rapporto lungo e molto intenso. L’attuale direttore dell’area tecnica dell’Udinese ha sempre speso parole d’elogio per il club anche dopo il suo addio e il tifo nerazzurro l’ha ricambiato con grandi attestati di stima, l’ultimo in occasione della gara di andata (poi conclusa con una goleada per la Dea).
Marino ha analizzato il match che vedrà i bianconeri opposti ai bergamaschi in programma domenica sera: “Non abbiamo paura ma dobbiamo portare tanto rispetto per la più bella realtà del calcio italiano. Mercoledì sullo 0-2 ho detto a chi seguiva la partita con me che l’Atalanta non avrebbe perso e non mi sono sbagliato – ha detto a L’Eco i Bergamo -. La squadra di Gaseprini gioca come prima dell’emergenza, è una cosa incredibile. Qui tutti stiamo vivendo la ripresa del campionato come una roulette russa, tranne l’Atalanta. Ci sono 33 punti in palio e magari arriveranno delle sorprese in classifica prima di fine stagione, ma l’Atalanta gioca a calcio e resterà lì in alto ed è più facile andare a prendere l’Inter che farsi rimontare dalla Roma“.
Il discorso si sposta poi sulla Champions League: “Sulla conquista della qualificazione all’edizione dell’anno prossimo non ho dubbi. La vera domanda è se l’Atalanta possa arrivare in finale e la risposta è ‘perché no’. Oggi l’Atalanta gioca un calcio che può mettere in difficoltà chiunque, anche in campo internazionale e la formula con partita unica sarà un grande vantaggio“.