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Primavera: continuità ritrovata e reparti in crescita, bene cosi!

La Primavera di Massimo Brambilla ha dominato la sfida di ieri, non concedendo praticamente nulla alla Lazio

Fermi tutti, per le zone alte della classifica ci sarà l’Atalanta a livello Primavera? Dopo il 3-0 di ieri alla Lazio pare definitivamente di sì, anche se ovviamente si potrà avere un’impressione più chiara del tutto tra qualche settimana, quando gli equilibri delle varie squadre e i rispettivi valori andranno a stabilizzarsi ulteriormente. Quel che è certo è che l’eliminazione dalla Coppa Italia, arrivata a Zingonia per mano dei biancocelesti stessi neanche venti giorni fa, ha sicuramente cambiato il vento e fatto scattare qualcosa anche nel gruppo.

Da lì in avanti sono infatti arrivati 13 punti in 5 gare, con il bottino che avrebbe addirittura potuto essere pieno se non fosse stato per il gol-beffa subito in extremis a Firenze da Tirelli nell’ambito del 3-3 finale. L’aspetto più confortante di queste ultime uscite è relativo soprattutto alla crescita effettuata dai vari reparti, visto che soprattutto in difesa si erano registrati diversi problemi nelle prime apparizioni di questo 2020/21. Che la qualità media del gruppo fosse, seppur magari non paragonabile agli eccezionali ultimi 3 anni, più che discreta lo si sapeva, e il primo ad averne coscienza era proprio mister Brambilla, bravo dopo la vittoria in Supercoppa a sottolineare come: “Dal punto di vista delle individualità, forse gli altri anni avevamo giocatori più pronti ma son certo che giocando questo gruppo può solo che crescere e far emergere le rispettive caratteristiche”.

Prova di tutto ciò può essere ad esempio la grande prestazione sfoggiata ieri dall’italo-francese Renault, ragazzo dal potenziale importante e forse solo penalizzato dalla presenza di un fuoriquota importante nel ruolo finora. Non si può non menzionare ovviamente il contributo di Vorlicky, tecnicamente sopraffino e calciatore che andava solo aspettato dopo che infortuni e pandemia lo avevano sostanzialmente costretto a uno stop di un anno e mezzo senza vere partite. Forse non sarà il nuovo Kulusevski, paragone poco corretto anche nei suoi confronti al momento, ma il passo e la capacità di performare in progressione sembra essere tornata quella dei livelli pre-rottura del crociato. Nel mentre anche gli attaccanti hanno iniziato a segnare, compresi anche i classe 2003 che potranno così pian piano fare esperienza in vista di quello che sarà “il loro anno”, il prossimo. Tra loro c’è anche Samuel Giovane, tornato dopo un lungo infortunio e pronto a essere utile a questo gruppo, perchè si parla pur sempre di un ragazzo che ha fatto Mondiale e Europeo U17 come sotto leva. Un grosso bentornato anche a lui, come a tutta la squadra per quello che concerne le posizioni di alta classifica, perchè il secondo posto della Samp che vale l’accesso diretto alle Final Four è distante solo due punti….

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