Il dorso di Bergamo del Corriere della Sera mette a confronto tattiche e caratteri dei contendenti di Marassi: il pacato Ranieri contro il vulcanico Gasp
Uno è l’anti Mourinho, l’eroe del titolo del Leicester di cinque anni fa che non fa della tattica una malattia e coccola i suoi giocatori. L’altro, invece, il profeta del nuovo verbo calcistico: pressing, uno contro uno, spogliatoio strigliato e diplomazia in soffitta, a costo di attaccare frontalmente anche l’arbitro, come mercoledì per il rosso a Remo Freuler. La guerra delle panchine di domenica a pranzo vista dal dorso di Bergamo del Corriere della Sera: Claudio Ranieri contro Gian Piero Gasperini.
GASP ALLA GUERRA DELLE PANCHINE. Sampdoria e Atalanta non potrebbero avere condottieri più diversi di così. I due hanno anche delle similitudini: non fosse per il viola Cesare Prandelli, domani sarebbe la sfida tra i due allenatori con più peso anagrafico dell’intera serie A, essendo il romano dei blucerchiati alla settantina (il prossimo 20 ottobre) e il Gasp appena approdato ai sessantatré (26 gennaio 1958). Ed entrambi hanno raggiunto il successo professionale in età matura.
GASP: IN GUERRA CON ILICIC? Tra il fare da padre a quelli che scendono in campo e a non fare mai loro sconti, però, c’è una certa differenza. E nel caso del mister nerazzurro il dilemma è se ridare fiducia a Josip Ilicic dall’inizio oppure no, dopo la strigliata subìta da cambio in corsa di Luis Muriel contro il Real Madrid per una mezz’ora prima di essere a sua volta sostituito da Ruslan Malinovskyi (“Serviva animus pugnandi”).