
Due punti buttati via. Come con Bologna, Spezia e Udinese all’andata più il Torino al ritorno. Quale posizione, quali traguardi e quali trofei per l’Atalanta?
Forse Ruslan Malinovskyi ha avuto ragione, nell’intervista pubblicata mercoledì dalla Gazzetta dello Sport, a rammaricarsi per le occasioni perdute nelle ultime due stagioni in quota scudetto. Citando come argomenti i due discussi rigori pro Juventus nello scontro diretto dell’estate 2020 e i punti persi stavolta, in particolare con Bologna e Torino, rispettivamente doppio e triplo vantaggio gettati alle ortiche da un’Atalanta in preda ad amnesie. Quali effetti avrà la vittoria già scritta ma buttata via giovedì sera con la Roma?
L’ATALANTA E I PUNTI BUTTATI VIA. Un’occasione sciupata, detto per inciso, per scavalcare al secondo posto il Milan, ultima avversaria stagionale in campionato in una sorta di barrage per il titolo platonico della migliore delle inseguitrici di un’Inter che solo suicidandosi scientificamente potrebbe farsi sfuggire il triangolino tricolore. Ma certamente di partite magari dominate senza concretizzare al dunque oppure facendosi acciuffare, in questo 2020-2021, ce ne sono state troppe. Al netto dei ko interni evitabili con Sampdoria (1-3) e Verona (0-2), condizionati dagli impegni nel girone di Champions, appaiono ai limiti dell’assurdo e ben oltre il lecito dello spreco l’occhiale di Cesena con lo Spezia e l’1-1 di Udine pur avendola riagguantata.
I TRAGUARDI DELLA STAGIONE. Cinque pareggi in tutto che avrebbero potuto e dovuto essere bottini pieni usando qualche attenzione in più e segnando a porta spalancata, cosa non riuscita per esempio a Mario Pasalic contro i liguri prima ancora che a Luis Muriel sul la perfetto di Duvan Zapata il 22 aprile all’Olimpico. Oppure evitando o almeno ritardando, anche se col senno di poi giudicare è pleonastico, le sostituzioni dei due migliori in campo, Josip Ilicic e lo stesso Ronaldito al “Dall’Ara” e lo sloveno all’unisono col rompighiaccio ucraino l’altra sera. Zavorrata da questi passi falsi solo nel punteggio, essendo il gioco inappuntabile, quali traguardi può realisticamente tagliare la compagine di Gian Piero Gasperini nelle sei partite (Bologna, Sassuolo, Parma, Benevento, Genoa e Milan) che le mancano in campionato più ovviamente la finalissima di Coppa Italia il 19 maggio al Mapei Stadium? Votate!
