La vendetta atalantina per l’eliminazione dai sedicesimi di Europa League quel 22 febbraio di 4 anni fa sotto forma di colpo di mercato: Demiral

Quando una provinciale raggiunge sul campo una dimensione da big con meno budget e più testa sulle spalle, la storia del calcio diventa cronaca regalando scherzetti gustosi dal sapore di amarcord. In molti, vedi la pagina Spiritual Soccer da cui è tratta la foto di copertina, ancora la settimana scorsa o poco più vedevano Merih Demiral a Dortmund. Non si sa se e quanto il Borussia se lo sentisse davvero in tasca, ma l’annesimo affare di mercato dell’Atalanta nell’asse di ferro con la Juventus suona indiscutibilmente come la vendetta più dolce nei confronti dei tedeschi.

DEMIRAL, LA VENDETTA CONTRO IL BORUSSIA. Quel tap-in dell’ex lungodegente Marcel Schmelzer, quel 22 febbraio 2018 che sembra tanto lontano, costò a Reggio Emilia l’eliminazione dall’Europa League ai sedicesimi di finale. La nota amara del gran ritorno nelle coppe continentali dei nerazzurri dopo più di un quarto di secolo dagli ottavi di Coppa Uefa persi con l’Inter. Adesso, 3 milioni di prestito oneroso più altri 25 di riscatto eventuale, il colpaccio della finestra estiva che fa giustizia da quella ventata di freddo invernale.

DEMIRAL: ATALANTA 1, DORTMUND 0. Che i bianconeri lo abbiano sempre considerato sacrificabile lo sanno anche i muri di gomma, ma nessuno si sarebbe aspettata l’accelerazione degli ultimi due giorni. Con tutti quei nomi in ballo, poi, per la sostituzione almeno numerica e certamente in parte anche qualitativa del partente Cristian Romero: tra gli altri, Takehiro Tomiyasu, che interessava guardacaso anche al Tottenham e invece molto probabilmente rimarrà al Bologna. Alla fine l’ha spuntata il nazionale turco Demiral, spesso discusso per certe distrazioni peregrine. La vendetta su due piedi nei confronti del Muro Giallonero.