A TMW Radio, durante “Maracanà”, è intervenuto l’ex tecnico nerazzurro Angelo Gregucci
Di seguito un estratto delle parole odierne di Gregucci: “Il movimento calcio italiano ha avuto il rientro di grandi allenatori, e c’è stata la beatificazione da parte di stampa e addetti ai lavori. E’ stata una cavolata, possiamo dirlo? Serve un minimo di onestà intellettuale. Tutta questa rappresentazione di un calcio italiano che saliva di livello non c’è. Inzaghi adatta la sua creatività in base alle qualità dei suoi giocatori. Nutro dei dubbi sul calcio dei numeri. Tutti oggi vogliono andare a dominare le partite, ossia costruire dal basso. Ma questo dipende molto dall’atteggiamento della squadra avversaria. De Zerbi era avanti nel suo concetto di calcio ma è dovuto andare in Ucraina ad allenare”.
SULLA DEA. “La Roma credeva nella programmazione di un uomo che ha vinto tanto in giro per il mondo. La Juve credeva nel ‘classico’, nelle certezze che aveva. Oggi però ci sono movimenti, come la Spagna, dove sono i princìpi a dominare. L’Atalanta fa un duello a tutto campo e sta dominando in Italia”.