Il centravanti girato in prestito al Genoa nella sessione invernale rievoca i vecchi tempi: “Sono nato all’oratorio di Sorisole, a Villa d’Almè quella tripletta”
“Feci tripletta all’Atalanta dopo essere passato al Villa d’Almè cogli Esordienti e da lì mi seguirono. Non scorderò mai il primo gol in nerazzurro al Torino: è come il primo bacio”. Un Roberto Piccoli in vena di amarcord e confidenze s’è rivelato a Stadium, organo ufficiale del Centro Sportivo Italiano.
PICCOLI E LA TRIPLETTA DEL DESTINO. “Cominciai all’oratorio, sul campo parrocchiale, quello della Sorisolese di Pietro Fiorona, nel CSI. Poi quella tripletta col torneo vinto in maglia giallorossa – i ricordi del centravanti girato al Genoa a gennaio in prestito -. Dodicenne, ecco l’incontro con l’Atalanta, dove mi ha formato soprattutto Stefano Bonaccorso. Segnare in A con quella maglia, per un atalantino, è il massimo. Peccato per quello all’Inter annullato al VAR…”.
PICCOLI ATALANTINI. “Indimenticabili i due scudetti Primavera a suon di gol, di quella squadra mi sento sempre tuttora con Kulusevski, Diallo e Colley. Due di loro sono finiti in Premier League – chiude Piccoli -. Cerco di restare umile, ricordando sempre i pomeriggi all’oratorio con la famiglia e gli amici, le merende postpartita…”.
Ottima prospettiva in forza al l’Atalanta..
Fai in modo di tornare,e…veloce!