Da difensore centrale privo di fronzoli ad allenatore delle Zebrette che predilige il calcio fisico sì, ma soprattutto a trazione anteriore
Da stropper a guru del calcio offensivo, quasi una folgorazione sulla via di… Udine. Andrea Sottil, allenatore ospitante nella sfida domenicale, da ex di turno (insieme a Luis Muriel, all’assente Duvan Zapata e a Brandon Soppy) è l’ovvio oggetto del focus odierno su L’Eco di Bergamo, che ne fa un ritrattino a tutto pennello.
SOTTIL LO STOPPER. Ceduto proprio all’Udinese dall’Atalanta dopo un triennio al centro della difesa senza troppi fronzoli, il tecnico avversario si fa anche ricordare per l’estemporanea capacità sotto porta, tipica dei difensori ai suoi ordini qui e oggi, vedi apertura nel successo all’inglese sulla Lazio all’Olimpico il 18 ottobre ’97 e il terzo gol su tre al Verona l’11 aprile ’99 all’esordio di Gianpaolo Bellini. L’ultima volta “contro”, ricorda il quotidiano cittadino, fu solo da giocatore, il 4 novembre 2007, Catania-Atalanta 1-2. Adesso, a 48 anni suonati, la primissima esperienza in A da profeta al di qua della riga di gesso.
SOTTIL, DAL MONDO AL GASP. Ex pupillo al Torino di Emiliano Mondonico che l’avrebbe portato con sé a Bergamo a ruota del biennio alla Fiorentina vincendo la Coppa Italia proprio ai danni dei nerazzurri, il difensore torinese dopo il salto della barricata sta facendo di tutto per assomigliare al dirimpettaio della nona giornata Gian Piero Gasperini. In comune, più con l’Atalanta classica che quella del rinnovamento anche della strategia, la difesa a tre, l’uno contro uno e l’aggressività, oltre che la trazione anteriore.
Ustiiii ma
A
Noi???
Vera rivelazione essendo un esordiente in serie A