Cristiano Doni, insignito della benemerenza tre giorni prima, anche se la cerimonia di consegna sarebbe stata il 18, in gol all’Udinese
Il giovedì, la decisione del Consiglio comunale. La domenica, il secondo dei tre gol con cui l’Atalanta dell’ex di turno di Gigi Delneri regola l’Udinese. Per Cristiano Doni, la seconda settimana del mese di dicembre nel 2008, ebbe il sapore del trionfo. Si sarebbe seduto sul trono di Palazzo Frizzoni soltanto il 18, coi tifosi ad acclamarlo in piazza Matteotti, ma intanto quel 7 dicembre, davanti a un pubblico tanto infreddolito quanto osannante, la schiacciata servitagli da Sergio Floccari, già assistman del Pajarito Valdes per il palo-gol nel primo tempo, gli fece pregustare l’antipasto.
7 DICEMBRE 2008: DONI CITTADINO DI BERGAMO. La cittadinanza onoraria di Bergamo, mai revocatagli nonostante molte voci favorevoli, galvanizzò l’allora capitano e leader indiscusso dei nerazzurri, considerato ancora oggi il più grande giocatore della storia del club. In capo a tre estati, durante la preparazione al rientro in serie A, il bubbone del calcioscommesse. A chiudere lo score, quel giorno di tripudio senza potersi immaginare il seguito, il sigillo di Bobo Vieri sul filtrante di Tiberio Guarente. Quando si era felici con poco, quando l’Europa era una chimera.