
Il co-presidente nerazzurro: “Qui mi sono subito sentito a casa. I tifosi della Dea mi ricordano quelli dei Celtics”
A un anno dall’ingresso nell’Atalanta, Steve Pagliuca ha fato il punto sul progetto. Del rapporto con la famiglia Percassi e alcuni singoli, vi abbiamo già detto, ma il co-presidente nerazzurro ha parlato anche delle novità introdotte a Zingonia: “Quando approdammo ai Celtics, 20 anni fa non esisteva alcun dipartimento incentrato sull’analisi statistica. Decidemmo quindi di crearne uno ex novo e di grandi dimensioni. Ha avuto grande successo nelle nostre strategie di drafting e di acquisizione di nuovi giocatori, per questo stiamo cercando di replicare questo modello anche con l’Atalanta. Sono convinto che il duro lavoro svolto sia da Luca Percassi sia da Lee Congerton stia portando grandi risultati anche grazie all’esperienza di entrambi“.
Atalanta-Steve Pagliuca, amore a prima vista
“Quando Gasperini è venuto a trovarci a Boston con tutto il suo staff, gli abbiamo regalato un pallone da basket autografato dei Celtics che attualmente conserva nel suo ufficio – ha raccontato Pagliuca alla Cbs -. Dopo aver assistito a una partita di basket da bordo campo, quindi proprio al centro dell’azione, ha incontrato il nostro staff, Il trait-d’union che ci unisce è il metodo basato sul duro lavoro, organizzazione e disciplina, tutti valori che applichiamo anche qui come Celtics. Avere una squadra in Italia, in un certo senso, per me è come un ritorno alle origini, al paese dal quale proveniva mio nonno. Mi sono subito sentito a casa non appena sono sceso dall’aereo, e lavorare con la famiglia Percassi è stato fantastico fin dal primo minuto anche grazie alla calorosissima accoglienza che hanno riservato a mio figlio, alla mia famiglia e a tutto il nostro entourage. È stato tutto un meraviglioso atto d’amore. I tifosi dell’Atalanta mi ricordano quelli dei Celtics. Sotto certi aspetti il tifo a Bergamo è addirittura più intenso, la città è indissolubilmente legata a doppio filo con la squadra”.
