Genetliaco per pochi intimi, ieri, all’indomani di Ferragosto, per il “Bocia” Claudio Galimberti, sempre sotto Daspo

L’ultimo Daspo comminatogli per la presenza nei pressi di Ternana-Bari il 21 marzo di due anni fa, coi suoi otto anni aggiuntivi, era motivato dalla violazione dei precedenti, poi annullati a ottobre 2022 dal Tribunale di Bergamo. Per il Bocia, alias Claudio Galimberti, carismatico e discusso leader di una Curva Nord ora sostanzialmente acefala dopo lo scioglimento del direttivo Atalanta Supporters alla vigilia di due stagioni or sono, un’odisseo che continua a tenerlo lontano dallo stadio. Quello di Bergamo, s’intende.

IL BOCIA E IL COMPLEANNO IN SORDINA. Ma visto che l’ultimo appiglio legale per lasciarlo fuori dal mondo nerazzurro è caduto, perché ancora quegli 8 anni da scontare, si chiederanno i più? Una domanda che sarà sicuramente riecheggiata anche in riva al mare di Marotta, la località balneare del comune di Mondolfo (Pesaro e Urbino) dove l’ex ragazzo di Redona, ieri, 16 agosto, ha festeggiato con pochi intimi il suo primo mezzo secolo d’anagrafe. Da noi faceva il giardiniere, laggiù è quasi sempre a bordo del peschereccio Caligo Guercio, specialità mitili. Del personaggio e della persona s’è detto, scritto e letto di tutto. Liberi tutti di pensarla come meglio si crede, dalle manate reciproche con le altre tifoserie alla beneficienza a favore dell’Aquila per il terremoto passando dalla Festa della Dea che fu. Il cittadino Claudio Galimberti, però, espiate le pene, non avrebbe il diritto di tornare a fare il tifo?

 

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