Ieri l’amministrazione comunale ha incontrato manager e tecnici dell’Atalanta per fare il punto, svela il quotidiano: “Il prossimo mese e mezzo sarà decisivo per capire”, sono le parole dell’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini.

Quello che va capito è se l’obiettivo di far partire i lavori a maggio, non appena terminato il campionato di Serie A, sia possibile.
Da un lato c’è una lunga serie di autorizzazioni e pareri da ottenere sul piano attuativo presentato dalla società nerazzurra. Dovranno dare il proprio via libera Regione, Ats, Provincia, Arpa, poi le Sovrintendenze, i Vigili del Fuoco riguardi i piani di evacuazione e sulle misure di sicurezza l’Osservatorio del ministero dell’Interno sulle manifestazioni sportive.
Impossibile dire quando tutti questi pareri arriveranno.

Ci sono poi questioni tecniche molto complesse che devono essere approfondite. Si tratta di verificare che il piano presentato dall’Atalanta sia compatibile con una lunga serie di prescrizioni normative. Ma anche i contenuti, ad esempio sulla viabilità, vanno affinati.

Nonostante gli sforzi, non è detto che tutto si possa fare in tempi rapidi, le difficoltà di un progetto così articolato si sommano a quelle della particolarità dell’opera: “Non ci possiamo permettere errori e dobbiamo essere rapidi, non è semplice”, ha spiega Valesini.

Cosa succederebbe se non fosse possibile iniziare a lavorare subito dopo la fine del campionato?
Due ipotesi: 1) un inizio di campionato con la Curva Nord ancora occupata dal cantiere, dunque inutilizzabile e la conseguente collocazione degli abbonati in altri settori (Ma dove?)
2) giocare le prime partite della stagione 2018/’19 lontano da Bergamo (un’idea che non piacerebbe né alla società né ai tifosi).