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Nerazzurri in prestito – Serie B: il settimo sigillo di Marilungo

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Lo Spezia orfano dell’azzurrino Pessina ha il meglio dall’attaccante di Montegranaro, che però non basta a riavvicinarsi alla zona playoff: il pericolante Ascoli acciuffa il pari in extremis. Tanti assenti per le nazionali

Settimo sigillo stagionale (mezza sera di venerdì, viva lo spezzatino), orfano dell’altro atalantino Matteo Pessina impegnato in Under 21, ma i playoff restano un miraggio. Non è bastato allo Spezia (in 10 dal 41′, gomitata di Mora a Pinto) l’acuto di tempia (tuffo e torsione) di Guido Marilungo (70′) sugli sviluppi del corner di Lopez per avere la meglio dell’Ascoli di Gaetano Monachello in uno dei classici derby cadetti fra tesserati nerazzurri: anche se il mancino di Palma di Montechiaro non incide sotto porta, ad acciuffarla con un mancino al volo su palla in uscita ci pensa Lores Varela nel primo minuto di recupero. I bianconeri di Fabio Gallo sono a meno 4 (42) dalla zona dei sogni, il Picchio penultimo a 30 con la Pro Vercelli.

Fabio Eguelfi, Simone Emmanuello, Nicolò Fazzi ed Emanuele Suagher vs Alessandro Santopadre. Panchinari fissi i primi due e l’ultimo della serie, il guardaspalle dell’intoccabile uomo in guanti Leali; titolare basso a sinistra il terzo, cambio nella ripresa (e a momenti non la metteva sul primo corner a favore) di Esposito il quarto. Un’altra delle stra Zingonia dell’undicesima di ritorno della serie B, stavolta il posticipo di domenica sera, s’è chiusa 1-1: quartultimo a 33 il Cesena del poker d’assi mancato, avanti al 58′ con la punizione di Schiavone deviata da Magnani saltato in barriera, ottavo a 46 (ultimo posto buono per la post season) il Grifone, in gol con Buonaiuto da fuori al 69′.

Alberto Almici e Michele Canini vs Giuseppe De Luca. Assente per i noti problemi al ginocchio il terzino di Pisogne, il centrale bresciano ne deve vedere di tutti i colori nella Cremonese (41) arresasi in casa alla Virtus Entella (35, sarebbe salvezza diretta): non può mettere una pezza su Leonardo Gatto, ex cartellino di stanza al Centro Sportivo Bortolotti che infila il matchball dopo soli 9 giri di lancetta servito nello spazio dalla Zanzara (out all’82’ per Aramu), spreca un giallo sul medesimo nel recupero della prima frazione e infine – allontanato il suo tecnico Tesser per proteste – spara alle stelle senza ostacoli intorno al novantesimo il tap-in sul tiro di Camará respinto da Iacobucci.

Christian Capone e Luca Valzania. Assenti, perché rispettivamente aggregati a Under 19 e Under 21, nel ko casalingo del Pescara (37), ancora alle prese con le scorie post Zeman con Epifani alla guida, con la capolista Empoli (60): risolve Donnarumma al 18′ su triplo rimpallo Castagnetti-Brighi-Caputo. Pettinari sbaglia al 41′ (debole e centrale) il rigore del possibile pari dopo il fallo del portiere Gabriel su Mancuso.

Davide Agazzi. Non si alza dal sedile nel Foggia (40; Mazzeo al 24′ dopo il palo di Agnelli; rosso a Loiacono al 14′ per fallo da ultimo uomo su Ceravolo) sconfitto per 3-1 dal Parma (47; 73′ Calaiò, 81′ Siligardi, 89′ Ceravolo) al “Tardini”.

Mario Pugliese vs Bryan Cabezas, Anton Kresic e Salvatore Molina. Il jolly di centrocampo della Pro Vercelli (mister Grassadonia cacciato per proteste al 41′) resta in panca, l’ala ecuadoriana rileva Falasca all’ora di gioco, il mastino croato si becca l’ammonizione su Germano (49′) e il garbagnatese gioca alto a destra: l’Avellino a 36 sorride ben poco, la zona rossa dista due lunghezze.

Luca Vido. Assente insieme a Kouame (Under 21 italiana e Under 23 della Costa d’Avorio) nel Cittadella (50, col Bari) che si allontana dal podio (il Palermo è a 54) perdendo 2-1 a Venezia (49): a segno per i lagunari (che falliscono al 45’+1′ con Bentivoglio – para Alfonso – il penalty assegnato per il contatto Settembrini-Pinato) Litteri al 29′ (palla di Geijo) e Geijo al 73′ (assist di Falzerano), temporaneo 1-1 di Arrighini al 63′ in volée su suggerimento di Schenetti. Espulso Pippo Inzaghi all’89’.

Patrick Asmah e Boris Radunovic. Minutaggio zero e difesa dei legni nel quarto risultato utile consecutivo della Salernitana (41) di Colantuono, che grazie all’ascensore di Tuia al 60′ sulla punizione crossata di Vitale batte a domicilio il Novara. Per il portiere serbo un doppio brivido lungo la schiena tra 18′ e 19′, quando Del Fabro di testa prima prende il montante e poi lo chiama al miracolo.

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