A Ninzhny Novgorod la seconda partita del girone della Germania decisa da un episodio: intervento falloso su Claesson, Granqvist la decide
La Corea del Sud di Taeyong Shin è dura a morire: al Novgorod Stadium, a decidere la vittoria e il primato nel girone F (quello della Germania, ko col Messico nella prima partita) della Svezia di Janne Andersson, manovriera ma tutt’altro che ficcante, è il rigore accordato nel secondo tempo con l’aiuto della tecnologia. Pronti, via. Incredibile l’errore di Berg (21′), che spreca l’invito dell’altro attaccante Toivonen tirando addosso a Woo Choo senza altri ostacoli, dopo un avvio di studio, mentre dall’altra parte non bastano le accelerazioni improvvise di Son come quella al 34′ con la palla in mezzo rintuzzata dal futuro match winner Granqvist. Al 2′ di recupero Lustig innesca il colpo di testa a centro area di Claesson, alto sopra la traversa anche per la deviazione di un difensore.
Nella ripresa Ko (7′) svetta in modo imperfetto tagliando sul primo palo senza sfruttare a dovere un cross dalla mancina, e un paio di batti e ribatti precedono la svolta al minuto 18: il Var certifica il contrasto falloso a gamba allungata su Claesson di Kim-Min Woo, sostituto del terzino sinistro Ho Park infortunatosi al 27′ della prima frazione. Il capitano svedese ex Genoa si incarica della battuta del penalty spiazzando il portiere avversario alla sua sinistra. Il gioco di sponda a favore di Hwang al 92′ sfocia in un cabezazo fuori dallo specchio.