
Ecco i migliori talenti prodotti dal vivaio dell’Atalanta: da Montolivo a Pazzini, passando per Scirea e Morfeo
Bergamo, la città dei talenti. Abbiamo preso carta e penna, segnando – non tutti, perchè altrimenti non sarebbe bastata una pagina web – alcuni dei calciatori che hanno conosciuto gloria partendo, proprio, dal settore giovanile bergamasco. Degli autentici ‘mostri’ di bravura, e visto che siamo ad Halloween…
Gianpaolo Bellini (435 partite in 18 anni, ha rifiutato più volte le offerte dei club di Serie A per restare in nerazzurro, un’autentica bandiera)
Riccardo Montolivo (73 presenze e 7 reti, centrocampista con grande visione di gioco, dopo l’esperienza bergamasca passa alla Fiorentina ed esplode nel grande calcio)
Giampaolo Pazzini (51 presenze e 12 reti, bomber senza età che continua a segnare – insieme a Montolivo conosce l’esperienza toscana)
Giacomo Bonaventura (130 presenze e 23 reti, giocatore molto duttile che può agire sia da mezzala che trequartista – adesso al Milan )
Alessio Tacchinardi (7 presenze, a Bergamo conosce Prandelli che lo trasforma in regista di centrocampo – conquista nel 1994 le attenzioni del tecnico juventino Lippi che lo porta a Torino)
Domenico Morfeo (83 presenze e 22 reti, dotato di notevoli doti tecniche ma discontinuo nel rendimento – trequartista dal piede delicato)
Angelo Domenghini (69 presenze e 17 reti, Campione d’Europa nel 1968 e vice Campione del Mondo nel 1970 con la Nazionale)
Roberto Donadoni (73 presenze e 7 reti, è annoverato tra le migliori ali italiane di sempre – dopo l’esperienza nerazzurra, si trasferisce al Milan dove vince tutto)
Gaetano Scirea (58 presenze e 1 rete, autentico gentleman e Campione del Mondo 1982 – sfortunato protagonista di un incidente stradale, il 3 settembre 1989, che gli costa la vita)
