L’esterno iracheno in prestito dall’Udinese ha smesso di essere utile alla causa già a settembre. O spera in eventuali acciacchi di Gosens, oppure potrebbe rientrare anzitempo
Venticinque anni festeggiati da atalantino da mezza stagione. Finora. Perché la formula del prestito di Ali Adnan Kadhim Al-Tameemi, l’iracheno che in patria con pomposa enfasi chiamano il Bale della Mesopotamia, prevede l’obbligo di riscatto al raggiungimento di un tot di presenze. Meglio tornare alla base, forse, dove gli acciacchi di Pezzella e Samir terrebbero comunque libera una casella ogni tot, che restare a disposizione di un Gian Piero Gasperini poco propenso a concedere requie a mancina al titolare Robin Gosens.
QUATTRO GETTONI. Il prodotto dell’Ammo Baba School, dell’Al-Zawraa e dell’Al-Quwa Al-Jawiya, diventato grande tirando calci al pallone nella sua martoriata patria, trasferitosi oltre confine una prima volta dal Baghdad ai turchi del Caykur Rizesport, coi nerazzurri di Bergamo ha visto la luce solo quattro volte. Due da titolare con Roma e Cagliari a cavallo dell’eliminazione cocente ai playoff di Europa League a Copenaghen, dov’è subentrato al tedesco-olandese nei supplementari segnando uno dei tiri di rigore, e infine una da cambio di Timothy Castagne (schierato a sinistra) a Firenze il 30 settembre. Un impiego che globalmente non ha toccato nemmeno i 100 minuti.
L’ONORE DELL’IRAQ. Miglior calciatore asiatico nel 2013, nazionale fin dalle giovanili con argento nella coppa continentale Under 19 (2012, Emirati), nella WAFF Championship in Kuwait nello stesso anno e nella Coppa delle Nazioni del Golfo nel 2013 in Bahrein, Ali Adnan è un mancino puro fisicamente simile ad Hans Hateboer che coi colori di bandiera da senior in 59 presenze ha infilato 3 gol. Nelle minori, fra gli altri, la punizione nella semifinale con l’Uruguay ai Mondiali Under 20. Il primo e finora unico iracheno del campionato italiano, è stato anche il primo a segnare una rete, nel match col Genoa del 21 febbraio 2016 persa dalle Zebrette. A Zingonia ha piantato la tenda il 17 agosto scorso, nemmeno una settimana dopo aver preso parte all’eliminazione del suo club di cartellino contro il Benevento in Coppa Italia. A gennaio la virata a Nordest non è così improbabile. Auguri.