47 volte auguri anche a Marco Ambrosio, il secondo atalantino dopo De Paola a compiere gli anni il 30 maggio. Dalla Primavera alla Champions
L’ultimo incarico noto è quello di preparatore dei portieri al Valtrompia 2000, squadra di Prima categoria lombarda, Comune di Sarezzo, frazione Ponte Zanano. Nel 2018, a quota 45, s’era rimesso tra i pali nel Chiari, un bagno d’umiltà per colui che aveva giocato la semifinale di andata di Champions League in maglia Chelsea contro il Monaco nella primavera del 2004, precisamente il 20 aprile al “Louis II”: 3-1 dei locali, poi sconfitti in finale dal Porto di José Mourinho. Ma la cifra della carriera di Marco Ambrosio, oggi 47 anni, sono stati appunto i saliscendi. Dalla Primavera dell’Atalanta di Cesare Prandelli, con l’accoppiata Torneo di Viareggio-scudetto nel 1993, fino all’apice agli ordini di Claudio Ranieri.
AMBROSIO E LE PANCHINE. Agli esordi tra i big, si fa per dire visto che il campo non lo vide mai, 4 panchine in prima squadra concessegli da Marcello Lippi nel 1992-1993 e altre 8 dal duo Andrea Valdinoci-Cesare Prandelli, traghettatori verso la B dopo la cacciata dell’acerbo Francesco Guidolin, nella seconda metà della stagione successiva, di ritorno dal prestito al Pisa. Un sogno di breve durata, perché nel calcio di allora le gerarchie contavano e gli intoccabili sbarravano la via della gloria.
AMBROSIO, DA ZINGONIA ALLA CHAMPIONS. Il portiere nativo di Brescia ebbe come compagni di giovanili, tra gli altri, il compianto Federico Pisani, Nicola Boselli, Simone Pavan, William Viali, Mirco Poloni e Pierluigi Orlandini. Al piano di sopra, chiuso da Fabrizio Ferron e dal suo secondo Davide Pinato, ecco il giro d’Italia e oltre. In realtà aveva già cominciato appena maggiorenne nel Lumezzane, di cui avrebbe fatto poi l’allenatore dei pari ruolo nelle giovanili tra 2011 e 2013, vestendo le maglie di Prato, Ravenna, Sampdoria, Lucchese, Chievo, Chelsea da guardiaspalle del connazione Carlo Cudicini, Grasshoppers, Salernitana, Brescia, Reggiana, FeralpiSalò, San Paolo d’Argon e ValgobbiaZanano ritirandosi una prima volta quarantenne. Da tecnico, anche la supervisione dei numeri uno del Brescia e nelle giovanili del Milan. Tanti auguri.
