La sfida al Sassuolo non è stata anticipata a venerdì 19 non tanto per non concedere all’Atalanta l’onore dell’esordio, ma per fare un favore alla Lazio: soli tre giorni dalla partitissima
Una domenica sera da polemiche. Il mancato esordio prima di tutto il lotto, in anticipo venerdì 19 giugno, come si pensava in tempi non lontani? Non c’è stato, per l’Atalanta contro il Sassuolo, ovvero la squadra della terra più colpita dal Coronavirus contro l’ultima (col Brescia) a giocare prima del lockdown, non certo per non voler fare l’onore alla città e ai nerazzurri. Bensì, scrive L’Eco di Bergamo stamani, per fare un favore alla Lazio dell’onnipotente Claudio Lotito, che non avendo il sesto turno di ritorno da recuperare ha potuto agevolmente preparare la sfida di mercoledì 24 (21.45) al Gewiss Stadium lasciando all’avversaria solo tre giorni lordi per recuperare dalla sfida domenicale.
ATALANTA, DOMENICA SERA PRO LAZIO. Una scelta, quella di non anticipare il recupero della sesta di ritorno a Bergamo, figlia della decisione del ministro dello sport Vincenzo Spadafora di ricominciare il 20 giugno e della solita programmazione televisiva. Ma forse si poteva recuperare comunque il sabato, non domenica 21 sera. Invece no: alla vigilia, Torino-Parma e la gara Dazn serale Verona-Cagliari, cosa che alle 21.45 di stasera toccherà a Inter-Sampdoria. E l’Atalanta, in tutto questo, ne ha fatte le spese pro Lazio.
L’ATALANTA TRA SCELTE TV E LAZIO. Nerazzurri, dunque, stritolati fra l’organizzazione e la combinazione di diritti tv, anticipi e posticipi anche delle giornate successive e l’ottava di ritorno da disputare, sempre in casa, con la banda di Simone Inzaghi. A rimanere aperta, solo la finestra della domenica alle 19.30, spettata sabato al Toro. L’Eco scrive di ignorare se lo sgarbo pro Lazio sia stato affrontato dal presidente Antonio Percassi nella consueta visita della vigilia a Zingonia, ma l’amaro in bocca per i soliti “equilibri di potere” rimane.
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