Il padre del canterano dell’Atalanta: “La sua qualità migliore è non sentire la pressione. Adesso viene il difficile, ma è preparato”
Quella appena passata è stata una settimana indimenticabile per Matteo Ruggeri che in pochi giorni ha vissuto l’emozione di debuttare in Champions League prima (martedì, contro il Liverpool) e contro l’Inter poi (domenica, in casa). Insomma, cinque giorni che il canterano dell’Atalanta non dimenticherà mai.
Ruggeri esempio del modello Atalanta
Ruggeri, inoltre, rappresenta perfettamente il modello nerazzurro: arrivato a Zingonia all’età di nove anni ha fatto tutte le trafile giovanili fino a esordire in prima squadra e ora potrebbe rappresentare il nuovo che avanza, con quella spontaneità che ha già conquistato tutti, come raccontato dal papà Ermanno a L’Eco di Bergamo: “Appena può, inforca la sua bicicletta e va a vedere la Zognese o le sfide di Csi a sette. Basta che sia calcio. Lui è fatto così La sua qualità migliore è non sentire la pressione. È un ragazzo tranquillo. Nell’intervista post partita di Sky un po’ mi ha sorpreso: è apparso a suo agio, di solito è un po’ più timido e taciturno”.
Per Ruggeri il difficile arriva adesso
“Adesso viene il difficile, ma lui sa già che bisogna lavorare, imparare e migliorare tanto – aggiunge Ruggeri senior -. Ha la fortuna di aver avuto allenatori bravissimi: a Zogno, Alessandro Bonacina che l’ha segnalato all’Atalanta e Claudio Marchesi, e poi tutti i tecnici del vivaio. E lui è stato bravo a met-tersi sempre a disposizione, con spirito di squadra”. “Sono felicissima per lui. Ma il calcio dei grandi un po’ mi spaventa. Matteo è un ragazzo semplice, spontaneo, umile. A volte va ancora all’oratorio a giocare con i bambini. Spero e confido che non cambi mai“, aggiunge mamma Isabella.
Bravo Ermanno
Farà la strada di Bastoni
Lavorare è tutto un altra cosa
Uno di noi❤️
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