“L’odio non è un diritto umano”. Anche la voce di Robin Gosens nella campagna contro il razzismo nella nazionale tedesca dopo i fatti di Parigi
“Hass ist kein menschenrecht. Meine stimme geneg hass”. L’odio non è un diritto umano. La mia voce contro l’odio. Anche Robin Gosens, che l’ha condivisa sul suo profilo di Instagram mettendoci la faccia come tutti gli altri, ha preso parte alla campagna antirazzista della Nazionale tedesca in occasione dei fatti di Parigi di martedì, col vice allenatore del Basaksehir Pierre Webo espulso dopo aver protestato contro la parola “negru” in rumeno usata dal quarto uomo Sebastian Coltescu per indicarlo all’arbitro Ovidiu Hategan: gara in casa del PSG sospesa al 16′ (e rinviata al giorno seguente: cinquina francese) con le due squadre uscite dal campo dietro invito del franco-senegalese dei turchi, Demba Ba.
GOSENS, NO AL RAZZISMO. Tutti i giocatori del Mannschaft, squadra ormai multietnica da tempo, hanno partecipato al video prestando il loro volto e in alcuni casi anche una frase, un’opinione, citando tra le righe l’accaduto. Tra questi il laterale mancino dell’Atalanta, che ha vissuto il giovedì del rompete le righe concesso dall’allenatore Gian Piero Gasperini tra un giretto in auto con la fidanzata Rabea e l’impegno sociale.
No razysm in the world